K metro 0 – Minsk – Ci risiamo. Il dittatore bielorusso si sente da tempo sotto assedio e si sta arroccando sempre più. Il 17 settembre dell’anno scorso aveva chiuso le frontiere con Polonia e Lituania (due paesi membri dell’UE) e rafforzato la difesa del confine con l’Ucraina, in coincidenza con l’annuncio, da parte del
K metro 0 – Minsk – Ci risiamo. Il dittatore bielorusso si sente da tempo sotto assedio e si sta arroccando sempre più. Il 17 settembre dell’anno scorso aveva chiuso le frontiere con Polonia e Lituania (due paesi membri dell’UE) e rafforzato la difesa del confine con l’Ucraina, in coincidenza con l’annuncio, da parte del presidente di questo paese, Volodymyr Zelens’kyj, dell’inizio di manovre congiunte tra l’esercito ucraino e le forze della NATO vicino alla frontiera con la Bielorussia.
Oggi teme un colpo di Stato ai suoi danni e vede “cellule dormienti terroristiche” pronte a colpirlo. “Una grande quantità di armi sta arrivando in Bielorussia dall’Ucraina“, ha detto venerdì l’autocrate indignato. “Ecco perché ho incaricato le guardie confinarie di chiudere completamente la frontiera con l’Ucraina”.
Gli insorti che stavano pianificando un colpo di Stato, erano stati smascherati in Bielorussia, ha detto il dittatore. Le autorità della Russia Bianca avrebbero denunciato il risveglio di “cellule terroristiche dormienti”, in connessione con la Germania e altri paesi occidentali, allo scopo di “rovesciare” il suo governo con la forza.
Lukashenko ha parlato di completamento di una “operazione antiterrorismo su larga scala”.
Le “cellule dormienti” avrebbero cercato, secondo Lukashenko, di attaccare un centro di comunicazione navale russo nei pressi della città bielorussa di Wileyka. Tutti le persone coinvolte sarebbero state identificate e arrestate in un paio di giorni.
A Berlino, un portavoce del ministero degli Esteri non ha potuto “riferire nulla sul possibile arresto di cittadini tedeschi”.
La Bielorussia confina con la Russia, l’Ucraina e tre paesi dell’UE: Polonia, Lituania e Lettonia. Mentre le relazioni con la Russia si sono intensificate sotto Lukashenko, quelle con l’UE e con l’Ucraina, sempre più orientata verso l’Occidente, si sono notevolmente deteriorate.
Le relazioni tra la Bielorussia e l’Occidente sono state tese a causa delle controverse elezioni presidenziali dell’agosto del 2020 e della repressione dell’opposizione.
L’atterraggio forzato a Minsk, di un aereo Ryanair in volo da Atene a Vilnius (la capitale della Lituania), il 25 maggio scorso, e il successivo arresto del blogger Roman Protasevich, il più tenace oppositore di Lukashenko, che si era definito in modo autoironico “il primo giornalista terrorista della storia”, ha inasprito i rapporti con l’Occidente.
L’UE ha già imposto diverse sanzioni alla Bielorussia. E in risposta, lunedì Lukashenko ha sospeso la partecipazione al programma di partenariato orientale dell’UE e ha vietato ai responsabili delle sanzioni europee di entrare in Bielorussia, ordinando inoltre all’ambasciatore bielorusso a Bruxelles di tornare a Minsk.
La Lituania, nel frattempo, ha registrato un numero record di migranti provenienti dalla vicina Bielorussia. Nelle ultime 24 ore sono stati arrestati 150 lavoratori frontalieri non autorizzati, ha annunciato venerdì a Vilnius l’autorità lituana per la protezione delle frontiere. Il numero totale di migranti irregolari è salito così a oltre 800 quest’anno, rispetto ai soli 81 del 2020. Si tratta per lo più di fuoriusciti dall’Iraq e dalla Siria, la maggior parte dei quali ha già chiesto asilo politico in Lituania.
Il governo di Vilnius accusa la Bielorussia di consentire deliberatamente ai migranti di attraversare i confini.
La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che sosterrà la Lituania durante una visita a Vilnius. E Frontex (l’agenzia dell’UE per la protezione delle frontiere) fornirà maggiore aiuto.