K metro 0 – Roma – Tra i settori più colpiti dalle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria ci sono i viaggi e il turismo. Basti pensare che dal 2019 al 2020 il numero dei turisti stranieri si è più che dimezzato e la loro spesa complessiva è diminuita di oltre il 60%. Un crollo che ha
K metro 0 – Roma – Tra i settori più colpiti dalle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria ci sono i viaggi e il turismo. Basti pensare che dal 2019 al 2020 il numero dei turisti stranieri si è più che dimezzato e la loro spesa complessiva è diminuita di oltre il 60%. Un crollo che ha riguardato in maniera più evidente i turisti di oltreoceano. Per esempio, le presenze degli americani nel trimestre luglio-settembre sono passate da quasi 1,4 milioni del 2019 a poco più di 24 mila nel 2020 e con una diminuzione percentuale su base annua del 93%. Di poco inferiore la variazione degli arrivi turistici dalla Cina (-91,6%). Un trend negativo confermato anche per i flussi di turisti provenienti dal Vecchio Continente.
Qualche esempio? Le presenze dei finlandesi in Italia rispetto al 2019 sono diminute dell’88%, quelle degli spagnoli dell’84% e dei francesi del 72%. Nonostante ciò anche durante la prima estate ai tempi del Covid gli stranieri non hanno rinunciato alle vacanze nel nostro Paese, soprattutto gli europei. E, sebbene le presenze registrate si siano drasticamente ridotte, in certi casi, i turisti hanno speso di più e si sono fermati più giorni rispetto all’estate 2019. Primi fra tutti i tedeschi, che a fronte di quasi 2 giorni in più di permanenza media hanno anche speso quasi 20 € in più al giorno. Queste ed altre tendenze interessanti sono emerse dall’analisi effettuata da Adnkronos e Expleo sui dati messi a disposizione da Istat e Banca d’Italia.