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Stop definitivo alle auto inquinanti a Bruxelles entro il 2035

Stop definitivo alle auto inquinanti a Bruxelles entro il 2035

K metro 0 – Bruxelles – Dal 2030 stop alle auto diesel sul territorio della regione di Bruxelles. Dal 2035 il divieto varrà anche per le auto a benzina. Lo ha deciso il governo regionale della capitale belga che ha fissato un calendario per la progressiva eliminazione dei veicoli con motori a combustione entro il

K metro 0 – Bruxelles – Dal 2030 stop alle auto diesel sul territorio della regione di Bruxelles. Dal 2035 il divieto varrà anche per le auto a benzina. Lo ha deciso il governo regionale della capitale belga che ha fissato un calendario per la progressiva eliminazione dei veicoli con motori a combustione entro il 2035.

L’attuale calendario per la messa al bando delle diverse categorie di motori vale solo fino al 2025. In seguito, i divieti non scatteranno più nello stesso momento per tutti i tipi di veicoli.

La decisione di eliminare gradualmente il diesel nel 2030 e la benzina in una fase successiva era già stata presa nel 2018. Le nuove disposizioni si basano su diversi studi di impatto sulla qualità dell’aria e sul clima, sull’inquinamento prodotto dai mezzi di trasporto pubblici, sulla salute, la mobilità e su analisi degli aspetti economici, sociali ed energetici.

Nel 2025 solo le auto diesel/ibride euro 6 potranno ancora circolare. Nel 2028 saranno ammessi solo veicoli diesel/ibridi dello standard euro 6d. La scadenza è un po’ più lunga per i veicoli benzina/ibridi/GPL/metano: gli Euro 3 saranno comunque autorizzati fino al 2027; gli Euro 4 fino al 2029 e gli Euro 6 fino al 2032. Gli scooter a benzina saranno banditi dal 2025, moto e quad nel 2028.

Furgoni e minibus seguiranno uno schema di limitazione differenziato. Oltre il 2035, a Bruxelles, in mancanza di un’alternativa, potranno ancora circolare solo camion e pullman dello standard Euro 6e.

L’impatto della Zona a Traffico Limitato

Dalla sua introduzione nel 2018, la Low Emission Zone (LEZ), la zona a traffico limitato – che comprende tutta la regione di Bruxelles capitale con i suoi 19 comuni ed è valida ogni giorno, 24 ore su 24 – ha avuto un impatto importante sulla qualità dell’aria. Secondo il ministro dell’Ambiente Alain Maron, le emissioni di biossido di azoto e polveri sottili dovute ai trasporti, responsabili di centinaia di morti premature all’anno, sono diminuite rispettivamente dell’11% e dell’11,5%.

Misure di accompagnamento

Il decreto adottato giovedì in prima lettura dal governo regionale della capitale che conferma il divieto di veicoli diesel dal 2030 e a benzina dal 2035, include anche una tabella di marcia con una serie di misure di accompagnamento (sostegno finanziario, informazione, sensibilizzazione, installazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici). Queste riguarderanno diversi soggetti specifici come le persone con mobilità ridotta, le piccole imprese e il car sharing.

Investimenti nel trasporto pubblico

Tutto questo andrà di pari passo, con massicci investimenti nel trasporto pubblico – un miliardo di euro nel 2021 – per creare nuove linee e aumentare le frequenze; un aumento del premio offerto alle piccole e medie imprese di Bruxelles per rendere l’acquisto di un veicolo elettrico equivalente a quello di uno a benzina; ulteriori incentivi per aiutare le famiglie a rinunciare all’auto.

I divieti varranno anche per i veicoli stranieri

Dal 2022, saranno istituite squadre di controllo mobili per garantire che i veicoli stranieri che circolano nella capitale soddisfino i criteri stabiliti.

Colonnine di ricarica

Il numero di stazioni di ricarica per veicoli elettrici verrà progressivamente aumentato per raggiungere il traguardo di 22.000 punti accessibili entro il 2035.

Bruxelles non è l’unica città europea a prevedere fin d’ora il divieto dei motori termici a medio termine.

Una decisione “ideologica”?

Lo stop alle auto diesel dal 2030 e a quelle a benzina dal 2035 nella regione di Bruxelles è una decisione “ideologica”, secondo la Federazione dei petrolieri del Belgio. Ma il governo di Bruxelles ha confermato giovedì il suo impegno a vietare questi veicoli entro i termini prestabiliti.

“Bruxelles rischia di diventare un’eccezione nel nuovo mix energetico e di ostacolare la mobilità di migliaia di residenti e pendolari”, secondo i petrolieri, che deplorano l’atteggiamento “unilaterale” del governo di Bruxelles e chiedono di adottare un approccio scientifico, senza escludere a priori tecnologie specifiche (diesel e benzina). E raccomanda alle autorità di Br sostenere i combustibili a basse emissioni di carbonio e climaticamente neutri poiché possono essere utilizzati “immediatamente negli attuali veicoli a combustione e possono avvalersi dell’infrastruttura di distribuzione già esistente (stazioni di servizio)”.

Per quanto riguarda il veicolo elettrico in quanto tale, i petrolieri ricordano che non può essere considerato un’auto a zero emissioni se si analizza il suo intero ciclo di vita (inquinamento ambientale da estrazione e sfruttamento di metalli rari con rischi per la salute, e incertezza sul riciclaggio delle batterie).

La scelta del tipo di motore va lasciata, dunque, al consumatore e vanno comunque autorizzate le auto ibride, che uniscono i vantaggi dei motori elettrici e di quelli termici (alimentabili a combustibili liquidi a basso tenore di carbonio).

Greenpeace approva i divieti, ma esorta d applicarli più rapidamente.

Le scadenze fissate dal governo di Bruxelles-Capitale sono apprezzabili, ma troppo lunghe, ha dichiarato venerdì Greenpeace in una nota.

Altre città europee puntano più in alto. Amsterdam e Oslo, ad esempio, ambiscono a diventare città a emissioni zero, senza veicoli a combustibili fossili entro il 2030.

Allo stesso tempo, Greenpeace invita la Vallonia e le Fiandre a essere più intraprendenti in questo settore. Va tuttavia riconosciuto il fatto che il Belgio è tra i nove paesi UE ad aver chiesto alla Commissione europea di indicare una data per la fine della immatricolazione delle auto a benzina o diesel.

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