K metro 0 – Barcellona – Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, ha annunciato che martedì concederà la grazia ai 9 leader dei separatisti catalani che attualmente si trovano in carcere per aver organizzato e fallito la secessione della Catalogna dalla Spagna nell’ottobre del 2017. La grazia sarà approvata martedì mattina dal Consiglio dei ministri, riferisce
K metro 0 – Barcellona – Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, ha annunciato che martedì concederà la grazia ai 9 leader dei separatisti catalani che attualmente si trovano in carcere per aver organizzato e fallito la secessione della Catalogna dalla Spagna nell’ottobre del 2017. La grazia sarà approvata martedì mattina dal Consiglio dei ministri, riferisce france24.
Sánchez ha presentato l’iniziativa davanti a circa 300 membri della società civile catalana, e con l’assenza di membri del governo, ‘come un passo fondamentale’ per la riconciliazione nazionale della crisi in Catalogna: «Sono convinto che liberare dalla prigione queste nove persone che rappresentano milioni di catalani sia un grande messaggio di concordia da parte della democrazia spagnola», ha dichiarato Sánchez durante la conferenza a Barcellona, dal titolo: ‘Un progetto per la futuro per la Spagna’.
Dal 2017 i nove leader indipendentisti si trovano in carcere e nel 2019 erano stati condannati per il reato di sedizione, che punisce una rivolta pubblica contro l’autorità. La condanna più grave era stata inflitta a Oriol Junqueras, ex vicepresidente catalano, mentre l’ex presidente del parlamento, Carme Forcadell, era stata condannata a 11 anni e 6 mesi di carcere. Jordi Cuixart e Jordi Sànchez, leader di due organizzazioni indipendentiste della società civile (Òmnium e Assemblea Nazionale Catalana) e famosi come “i due Jordi”, stanno scontando una condanna a 9 anni. La decisione di concedere la grazia ai nove leader catalani era già stata anticipata nei giorni scorsi. L’opposizione di destra ha accolta l’iniziativa con grande rammarico e probabilmente organizzerà nuove manifestazioni in numerose città per protestare contro la misura decisa dal governo. Tuttavia, la decisione di Sanchez ha anche uno obiettivo politico e quello di avviare un dialogo più costruttivo con i partiti separatisti che governano in Catalogna e trovare una soluzione definitiva alla crisi.