K metro 0 – Bruxelles – Oggi il Consiglio europeo, ha deciso di prorogare per un altro anno, fino al 23 giugno 2022, le sanzioni introdotte in risposta all’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli da parte della Federazione russa. Le misure restrittive attualmente in vigore riguardano le importazioni di prodotti originari della Crimea o
K metro 0 – Bruxelles – Oggi il Consiglio europeo, ha deciso di prorogare per un altro anno, fino al 23 giugno 2022, le sanzioni introdotte in risposta all’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli da parte della Federazione russa.
Le misure restrittive attualmente in vigore riguardano le importazioni di prodotti originari della Crimea o di Sebastopoli, investimenti infrastrutturali o finanziari e la fornitura di servizi turistici in Crimea o a Sebastopoli. Le esportazioni di determinati beni e tecnologie diretti a imprese della Crimea o destinati a essere usati in Crimea nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia o destinati alla prospezione, all’esplorazione e alla produzione di petrolio, gas e risorse minerali sono anch’esse soggette alle restrizioni dell’UE.
L’Unione europea, non riconosce l’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli da parte della Federazione russa e continua a condannare tale violazione del diritto internazionale, in linea con la dichiarazione dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza a nome dell’UE del 25 febbraio 2021.
Le sanzioni erano state inizialmente introdotte nel giugno 2014 in risposta ai tentativi di compromettere deliberatamente l’integrità territoriale dell’Ucraina e destabilizzare il paese. In risposta alla crisi in Ucraina sono in vigore altre misure dell’UE, tra cui sanzioni economiche riguardanti settori specifici dell’economia russa e misure restrittive individuali.