K metro 0 – Canberra – Un cavallo di Troia informatico ha permesso di infiltrare i telefoni crittografati utilizzati da migliaia di personaggi della malavita nel mondo per coordinare traffici di droga, trasferimenti di armi e colpi grossi di vario genere. L’operazione “Trojan Shields”, così soprannominata dai giornali di tutto il mondo, e Ironside” in
K metro 0 – Canberra – Un cavallo di Troia informatico ha permesso di infiltrare i telefoni crittografati utilizzati da migliaia di personaggi della malavita nel mondo per coordinare traffici di droga, trasferimenti di armi e colpi grossi di vario genere.
L’operazione “Trojan Shields”, così soprannominata dai giornali di tutto il mondo, e Ironside” in Australia, ha consentito, secondo le rivelazioni del premier australiano Scott Morrison e del capo della polizia Reece Kershaw diffuse oggi in una conferenza stampa, di distribuire migliaia di “dispositivi crittografati protetti“, ritenuti sicuri. Dispositivi inconsapevolmente acquisiti da operatori della mafia, organizzazioni criminali asiatiche, cartelli della droga e bande di fuorilegge, come i motociclisti Comanchero e Lone Wolf.
I cosiddetti dispositivi “AN0M”, una app spia, hanno raggiunto sospetti criminali in 90 paesi. L’operazione, guidata dall’FBI in cooperazione con i servizi di polizia di altri 15 paesi, fra i quali Australia, Nuova Zelanda, Canada Inghilterra e altri Stati europei ha permesso di acciuffare circa 800 malviventi e di sventare diverse spedizioni di droga su larga scala.
Nella sola Australia, più di 200 persone sono state incriminate a seguito dell’operazione Ironside, che ha “inferto un duro colpo alla criminalità organizzata, non solo in questo paese, ma in tutto il mondo”, ha dichiarato il premier australiano Scott Morrison .
L’operazione è iniziata quando l’FBI ha infiltrato un sistema crittografato simile chiamato “Phantom Secure” e ne ha smantellato un altro chiamato “Sky Global“.
“La chiusura di queste due piattaforme di comunicazione crittografata ha creato un vuoto significativo nel mercato delle comunicazioni crittografate”, ha affermato la polizia neozelandese. E per colmarlo, l’FBI ha messo in campo la propria società di dispositivi crittografati, chiamata “AN0M”.
Le app spia sono state distribuite attraverso la rete Phantom Secure utilizzata da clienti criminali operativi, scaricandone 50, principalmente in Australia, come “beta test” (una versione di software non definitiva in fase di prova e collaudo). A quanto pare i dispositivi non avevano servizi di posta elettronica, di chiamata o GPS e potevano inviare messaggi solo ad altri telefoni AN0M. Potevano essere acquistati solo sul mercato nero – per circa 2.000 dollari – e richiedevano un codice fornito da un utente già esistente per accedervi. I criminali, cioè, avevano bisogno di conoscere un altro criminale per ottenere un dispositivo, ha spigato la polizia federale australiana in una nota.
A diffondere la app spia nel mondo criminale sono stati degli “influencer” della malavita, figure di peso della criminalità organizzata che ne garantivano l’integrità, tra cui in special modo il trafficante di droga australiano latitante, Hakan Hayik, in fuga in Turchia, al quale era sta data da agenti sotto copertura.
Così le app spia sono circolate sistematicamente, divenendo sempre più popolari tra i criminali, fiduciosi nella sicurezza di questi dispositivi perché esponenti di alto rango della criminalità organizzata garantivano la loro integrità, ha rivelato la polizia australiana.
In questo modo sono state distribuiti 11.800 dispositivi in tutti i continenti tranne l’Antartide, e la maggior parte di essi sono stati utilizzati in Australia, Spagna, Germania e Paesi Bassi.
La copertura sembrava essere saltata nel marzo 2021 quando un blogger dettagliò i difetti di sicurezza di AN0M affermando che si trattava di un imbroglio collegato all’Australia, agli Stati Uniti e ad altri membri della rete di condivisione di intelligence FiveEyes (I cinque Occhi, ovvero la famiglia delle anglospie, Australia, Canada, Nuova Zelanda, Gran Bretagna e Stati Uniti, nata al tempo della guerra fredda). Ma il suo post venne in seguito cancellato.
Grazie all’Operazione Ironside, la polizia australiana ha arrestato 224 persone in tutte le parti del paese, sei laboratori clandestini di droga sono stati chiusi e armi da fuoco per un valore complessivo di 45 milioni di dollari australiani (35 milioni di $ USA) sono state sequestrate.
Secondo la polizia neozelandese l’Operazione Ironside è stata l'”azione di contrasto più sofisticata al mondo contro la criminalità organizzata fino ad oggi”.
Altri arresti dovrebbero essere annunciati in tutto il mondo, ha dichiarato la polizia australiana.
Il sito web di AN0M – che una volta offriva servizi di crittografia “di livello militare” e dispositivi con funzionalità speciali – non era disponibile martedì: il “dominio è stato sequestrato” era il messaggio delle autorità.
(AFP)