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La Danimarca sospende la costruzione del gasdotto baltico

La Danimarca sospende la costruzione del gasdotto baltico

K metro 0 – Varsavia – Copenhaghen fa marcia indietro e sospende l’autorizzazione per il gasdotto baltico, progettato per portare il gas norvegese in Polonia. La decisione arriva a poco più di un anno di distanza dall’assegnazione alla società italiana Saipem (gruppo ENI e Cassa depositi e prestiti) dell’appalto per la costruzione di un nuovo

K metro 0 – Varsavia – Copenhaghen fa marcia indietro e sospende l’autorizzazione per il gasdotto baltico, progettato per portare il gas norvegese in Polonia.

La decisione arriva a poco più di un anno di distanza dall’assegnazione alla società italiana Saipem (gruppo ENI e Cassa depositi e prestiti) dell’appalto per la costruzione di un nuovo corridoio nel Mar Baltico che fornirà gas direttamente dalla Norvegia alla Polonia, alla Danimarca e ai paesi confinanti.

La Polonia contava sul gasdotto baltico per limitare la sua dipendenza dal metano importato dalla Russia. Ma è costretta a registrare una battuta d’arresto nei suoi sforzi per la conquista di una sicurezza energetica.

I grandi disegni geopolitici vengono improvvisamente cancellati da preoccupazioni ambientali. Il progetto del gasdotto baltico danneggerebbe gli habitat di alcune specie di roditori e pipistrelli, secondo il parere della Commissione di ricorso danese per l’ambiente che giovedì ha annunciato di aver abrogato l’autorizzazione concessa nel 2019 per lo sfruttamento di un territorio destinato alla costruzione del gasdotto baltico.

Secondo la Commissione, il permesso rilasciato dall’Agenzia danese per la protezione dell’ambiente non prevedeva sufficienti garanzie circa le misure che sarebbero state adottate per proteggere i ghiri, i topi di betulla nordica e i pipistrelli durante la costruzione dei 210 chilometri del gasdotto attraverso la Danimarca.

Questo significa che l’Agenzia danese per l’ambiente dovrà effettuare ulteriori studi. Ma la Polonia spera che alla fine il permesso venga dato, ha detto il viceministro degli Esteri polacco Marcin Przydacz.

“La protezione dell’ambiente è molto importante, ma altrettanto importante è la sicurezza energetica” ha aggiunto.

Il gasdotto baltico è stato progettato per portare il gas naturale offshore norvegese dal Mare del Nord alla Polonia attraverso la Danimarca. Il suo completamento era previsto per l’autunno 2022.

La Polonia è rimasta delusa anche quando l’amministrazione Biden, il mese scorso, ha rinunciato alle sanzioni contro la società che sovrintende alla costruzione del Nord Stream 2, un gasdotto quasi completato che porterà il gas russo in Germania.

Nord Stream 2 consentirà alla Russia di aggirare l’Ucraina, privandola di lucrose tasse di transito e riducendo così l’influenza di Kiev nella sua lotta per contrastare lo strapotere di Mosca.

Polonia e Stati Uniti sono i principali critici del nuovo gasdotto Nord Stream 2. Ma il governo polacco, non sta solo cercando di diminuire la dipendenza dalle forniture di gas della Russia: vuole anche prendere le distanze da Mosca nella politica estera e assumere un ruolo guida tra i paesi dell’Europa dell’Est. E vuole sviluppare il suo mercato del gas attraverso la compagnia petrolifera statale PGNiG.

Varsavia pensa in grande, ma inciampa in un topolino: il topo di betulla nordica, che tanto preoccupa gli ambientalisti danesi, insieme alle sorti di alcuni tipi speciali di pipistrelli…

(AP)

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