K metro 0 – Amsterdam – Ad Amsterdam sono in arrivo barche elettriche: i canali della capitale olandese inizieranno ad ospitare prototipi di imbarcazioni futuristiche, ovvero piccole imbarcazioni elettriche completamente autonome, per svolgere alcune attività, tra cui il trasporto di passeggeri e la raccolta dei rifiuti. L’Amsterdam Institute for Advanced Metropolitan Solutions e il Massachusetts
K metro 0 – Amsterdam – Ad Amsterdam sono in arrivo barche elettriche: i canali della capitale olandese inizieranno ad ospitare prototipi di imbarcazioni futuristiche, ovvero piccole imbarcazioni elettriche completamente autonome, per svolgere alcune attività, tra cui il trasporto di passeggeri e la raccolta dei rifiuti.
L’Amsterdam Institute for Advanced Metropolitan Solutions e il Massachusetts Institute of Technology stanno collaborando al progetto denominato “Roboat” che mira a sviluppare nuovi modi di navigare sui corsi d’acqua senza una mano umana al volante.
Stephan van Dijk, direttore dell’innovazione presso l’istituto di Amsterdam, ha affermato, secondo quanto riferisce AP, che la tecnologia svolge un ruolo molto importante nelle operazioni portuali.
I Roboat hanno eliche arancioni e quattro propulsori alimentati da una batteria elettrica. Possono andare a circa 4 mph (6 km/h) e possono funzionare per 12-24 ore, a seconda del tipo di batteria e del carico. Sono guidati a distanza da un computer, che elabora i dati provenienti da telecamere e sensori che scansionano le aree intorno alla nave, rilevando oggetti fermi e in movimento. Le navi sono modulari in modo che possano essere facilmente adattate per scopi diversi, come il trasporto di merci o lavoratori.
Inoltre, gli sviluppatori affermano di aver bisogno ancora da due a quattro anni per perfezionare la tecnologia di autosterzatura e aggiungono che prima del loro funzionamento si devono anche superare ostacoli legislativi e problemi di privacy.
“Stiamo lavorando attivamente insieme ai ministeri e ai legislatori, per identificare quali aspetti legali specifici devono essere modificati per consentire un funzionamento completamente autonomo”, ha affermato Van Dijk, aggiungendo che, il trattamento dei dati che le imbarcazioni raccoglieranno attraverso fotocamere e scanner di bordo è stato sviluppato in modo tale da non identificare nessun passante nei percorsi all’intorno, nel rispetto della privacy.