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L’Italia si pone come interlocutore privilegiato per la Libia

L’Italia si pone come interlocutore privilegiato per la Libia

K metro 0 – Roma – Oggi alla Farnesina il Ministro Luigi Di Maio e il Primo Ministro libico Abdulhamid Al Dabaiba, aprono il Business Forum: “La nuova Libia si presenta alle imprese italiane”. L’attenzione italiana alla Libia si porta dietro l’interessamento europeo. Il Premier libico Abdulhamid Al Dabaiba, è arrivato a Roma per una

K metro 0 – Roma – Oggi alla Farnesina il Ministro Luigi Di Maio e il Primo Ministro libico Abdulhamid Al Dabaiba, aprono il Business Forum: “La nuova Libia si presenta alle imprese italiane”. L’attenzione italiana alla Libia si porta dietro l’interessamento europeo.

Il Premier libico Abdulhamid Al Dabaiba, è arrivato a Roma per una serie di incontri istituzionali e non solo. Dabaiba, nella sua prima visita ufficiale in Italia, apre oggi con il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Di Maio, l’importante business forum con le “aziende top player” che vogliono rafforzare la propria presenza in Libia.

Di Maio, aveva parlato durante la sua missione a Tripoli della volontà dell’Unione Europea di intrecciare un rapporto di partnership strategico con la Libia, in vari settori, – probabilmente sotto la guida italiana – aveva sottolineato il suo sostegno alla nuova autorità in Libia nel percorso di restauro della stabilità e ricostruzione economica. Da sottolineare, che in questi ultimi anni, l’Italia ha rafforzato il suo ruolo attraverso un atteggiamento equilibrato.

L’Italia si sta ponendo come interlocutore privilegiato per la Libia, basti pensare alle nomine di Elisabetta Belloni a capo dell’agenzia di coordinamento dei servizi segreti, di Gianni Caravelli a nuovo direttore dell’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna, ndr) e di Pasquale Ferrara a direttore generale per gli affari politici e di sicurezza al ministero degli Esteri, nomine che fanno capire come il nostro paese stia puntando sulla Libia per un rilancio internazionale”, ha detto il ministro Di Maio. Per quanto riguarda il dossier libico, il nuovo asse Italia-Francia ha un’importanza strategica nell’ottica ”ambiziosa di avere una nuova politica estera mediterranea dell’Unione europea”. E, sulla Libia in particolare, ha la finalità di ”accompagnare economicamente e politicamente la stabilizzazione del Paese” con la ”legittimazione del governo di unità nazionale guidato da Dbeibah”. Lo ha dichiarato ad Aki il politologo francese Emmanuel Dupuy.

Il Dossier rimane complesso, ma è un test per le capacità di Roma di muovere le leve della geopolitica, che trova nel Nordafrica una naturale sponda sull’altro lato del Mediterraneo.

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Nizar Ramadan
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