K metro 0 – Ginevra – I recenti attacchi aerei mortali di Israele su Gaza possono costituire crimini di guerra, ha detto oggi, la responsabile delle Nazioni Unite per i diritti umani. Intanto i paesi membri, discutevano sull’avvio di un’ampia indagine internazionale, riferisce AFP. Intervenendo a una sessione speciale del Consiglio per i diritti umani
K metro 0 – Ginevra – I recenti attacchi aerei mortali di Israele su Gaza possono costituire crimini di guerra, ha detto oggi, la responsabile delle Nazioni Unite per i diritti umani. Intanto i paesi membri, discutevano sull’avvio di un’ampia indagine internazionale, riferisce AFP.
Intervenendo a una sessione speciale del Consiglio per i diritti umani dell’Onu, Michelle Bachelet, ha espresso profonda preoccupazione per “l’alto livello di vittime e feriti civili” causati dagli attacchi a Gaza. Sottolineando che tali attacchi, “Se ritenuti indiscriminati e sproporzionati nel loro impatto su obiettivi civili, possono costituire crimini di guerra“, ha avvertito.
Bachelet, ha anche detto che il suo ufficio “non ha prove” che gli edifici presi di mira a Gaza, comprese case residenziali, strutture mediche e uffici dei media, “ospitassero gruppi armati o fossero usati per scopi militari”, come affermato da Israele.
La responsabile dell’Onu, ha anche sottolineato che i razzi lanciati da Hamas sono “indiscriminati e non riescono a distinguere tra oggetti militari e civili” e rappresentano quindi, “una chiara violazione del diritto internazionale umanitario“.
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha rilasciato la sua dichiarazione all’inizio di una sessione speciale del Consiglio, dove i paesi stanno discutendo una proposta per avviare un’ampia indagine internazionale sulle violazioni connesse alle ultime violenze, ma anche sugli abusi “sistematici” che avvengono nei territori palestinesi e all’interno di Israele.
Intanto, oggi, dozzine di ebrei estremisti hanno preso d’assalto la moschea di Al-Aqsa nella Gerusalemme est occupata. Circa 120 estremisti, hanno fatto irruzione ad Haram al-Sharif dalla Porta Al-Maqaribe (marocchini) a sud-ovest della moschea: punto di forte tensione, ha detto in un comunicato il Waqf islamico di Gerusalemme. Senza evidenti reazioni da parte della polizia israeliana, il gruppo ha lasciato il luogo sacro dopo aver vagato nel cortile di Haram al-Sharif.
Nel frattempo, a Ginevra, la bozza di risoluzione presentata dall’Organizzazione per la Cooperazione Islamica chiede al Consiglio di “istituire con urgenza una commissione d’inchiesta internazionale indipendente nei Territori Palestinesi Occupati, compresa Gerusalemme Est e in Israele”.
Gli investigatori ONU, si legge nel testo, dovrebbero verificare “tutte le presunte violazioni e abusi” del diritto internazionale legati alle tensioni che hanno innescato le ultime violenze, ma anche “le cause profonde delle ricorrenti tensioni e instabilità, comprese la discriminazione sistematica e la repressione basata sull’identità di gruppo”.
Il bilancio degli attacchi aerei israeliani e del fuoco di artiglieria su Gaza è di 254 palestinesi uccisi, tra cui 66 bambini, e più di 1.900 persone ferite, il tutto in 11 giorni di conflitto, afferma il ministero della salute a Gaza.
Mentre, razzi e altri lanci da Gaza hanno causato 12 vittime in Israele, tra cui un bambino e un adolescente arabo-israeliano, dicono i medici. Circa 357 persone in Israele sono rimaste ferite.
Infine, se la risoluzione viene approvata, dal Consiglio ONU per i diritti umani, creerebbe la prima commissione d’inchiesta (COI) a tempo indeterminato, considerata l’indagine di più alto livello che può essere ordinata da un organismo ONU. Questa sarebbe anche la prima con il mandato di esaminare le “cause profonde” del conflitto, e di indagare sugli abusi sistematici nei confronti dei palestinesi, commessi all’interno d’Israele. Tuttavia non è ancora chiaro se ci sarà abbastanza sostegno nel consiglio per approvare la risoluzione, staremo a vedere!