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La Turchia vende alla Polonia i suoi droni da ricognizione

La Turchia vende alla Polonia i suoi droni da ricognizione

K metro 0 – Ankara – La Turchia è pronta a esportare veicoli aerei senza pilota (UAV: unmanned aerial vehicle) in Polonia. E’ la prima volta “nella sua storia” che Ankara vende un sistema d’arma così sofisticato a un paese membro della NATO e dell’UE. Lo ha detto lunedì il presidente turco Recep Tayyip Erdogan

K metro 0 – Ankara – La Turchia è pronta a esportare veicoli aerei senza pilota (UAV: unmanned aerial vehicle) in Polonia. E’ la prima volta “nella sua storia” che Ankara vende un sistema d’arma così sofisticato a un paese membro della NATO e dell’UE.

Lo ha detto lunedì il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in una conferenza stampa congiunta con il presidente polacco Andrzej Duda, in visita ufficiale nella capitale turca.

“Con i passi avanti che abbiamo fatto negli ultimi 19 anni [nell’industria della difesa], non solo abbiamo superato anni di arretratezza, ma abbiamo anche portato il nostro paese nella lega dei giganti in questo campo”, ha aggiunto compiaciuto il presidente turco.

Il drone di cui Erdogan si fa vanto si chiama Bayraktar TB2, prodotto dalla joint- venture turca Kale-Baykar. E’ un aeromobile a pilotaggio remoto con funzioni di ricognizione e attacco (hunter-killer) dotato di avionica e dispositivi elettronici interamente prodotti in Turchia.

Le forze aeree turche, che lo impiegano dal novembre 2014, hanno così acquisito la capacità di condurre azioni di attacco con velivoli teleguidati impiegando un sistema d’arma completamente nazionale in grado di lanciare missili terra aria anticarro (UMTAS) fabbricati dalla società turca Rokestan.

Una capacità che in ambito NATO possiedono solo gli Stati Uniti. Il Bayraktar TB2 ha un’apertura alare di 12 metri, pesa 650 chili, ha un’autonomia operativa di 24 ore e può imbarcare due missili UMTAS da 38 chili.

Il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak aveva annunciato, sabato scorso, che il suo paese avrebbe acquistato 24 droni Bayraktar TB2 dalla Turchia.

Lunedì, nella conferenza stampa congiunta, Erdogan ha sottolineato che la Turchia e la Polonia intendono raggiungere quanto prima l’obiettivo di un volume di scambi bilaterali da 10 miliardi di dollari.

“La Turchia, come parte della missione di difesa aerea baltica della NATO, schiererà presto i suoi jet F-16 in Polonia”, ha aggiunto Erdogan, salutando l’invio di aerei da pattugliamento marittimo polacchi e di missioni militari alla base aerea di Incirlik, nella Turchia meridionale, nel quadro delle attività operative della NATO adottate ad Ankara.

Da parte sua, Duda ha detto che la Turchia è il “più forte alleato” della Polonia in “questa parte del mondo” e ha ringraziato Erdogan per i piloti turchi “che proteggono i nostri cieli”.

Prima della conferenza stampa congiunta, i massimi dirigenti dei due paesi hanno firmato accordi nei settori della difesa, dell’agricoltura, del turismo e dello sport.

Il drone Bayraktar TB2 è attualmente utilizzato da molti altri paesi, tra cui Ucraina, Qatar e Azerbaigian.

In questi ultimi anni, la Turchia ha impiegato efficacemente i suoi droni all’avanguardia in operazioni militari antiterrorismo transfrontaliere, come Euphrates Shield, Olive Branch e Spring Shield, sulla Siria e sulle aree curde controllate dal PKK (il Partito dei lavoratori del Kurdistan).

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