K metro 0 – New Delhi – Ieri, il governo indiano ha ordinato alle piattaforme di social media di rimuovere tutti i contenuti che si riferiscono alla “variante indiana” di Covid-19, sostenendo che l’Organizzazione mondiale della Sanità ha classificato la variante come B.1.617 e qualsiasi riferimento a “indiano” è considerato un falso, ha riferito il
K metro 0 – New Delhi – Ieri, il governo indiano ha ordinato alle piattaforme di social media di rimuovere tutti i contenuti che si riferiscono alla “variante indiana” di Covid-19, sostenendo che l’Organizzazione mondiale della Sanità ha classificato la variante come B.1.617 e qualsiasi riferimento a “indiano” è considerato un falso, ha riferito il Press Trust of India.
Il ministero della tecnologia e dell’informazione indiano, ha richiesto alle agenzie stampa e ai responsabili dei principali social, di “rimuovere immediatamente dalla piattaforma tutti i contenuti che fanno riferimento al covid-19 con dicitura “variante indiana”, termine ormai è ampiamente utilizzato dai media. Un dirigente di uno dei maggiori social media ha detto a Reuters che sarebbe estremamente difficile eliminare tutti i riferimenti a questa definizione.
Il mese scorso, le autorità indiane aveva ordinato a Twitter e Facebook di rimuovere i post critici sulla gestione della crisi sanitaria, che ha messo in ginocchio il Paese.
Intanto, le autorità sanitarie indiane hanno riferito di un aumento significativo di casi mortali di “fungo nero”, un’infezione rara chiamata mucormicosi, che ha un tasso di mortalità del 50 per cento, e pertanto gli stati indiani interessati potrebbero dichiarare lo stato di epidemia.
Il cosiddetto ‘fungo nero’, sta invadendo il subcontinente. Sono migliaia le persone che nelle ultime settimane hanno sviluppato la micosi, solitamente molto rara ma che porta alla morte nel 50% dei casi, uno su due. Un’ondata di infezioni attribuite all’uso eccessivo di steroidi, impiegati dai medici per curare i milioni di pazienti colpiti da Covid. In India sono saliti a più di 8.800 i casi di infezione da “fungo nero”.