K metro 0 – Berlino – L’annuncio lo ha dato, mercoledì, il ministro delle Finanze tedesco, durante una conferenza stampa sulle previsioni delle entrate fiscali. La Germania, ha detto Olaf Scholz, vuole fissare tariffe minime per i biglietti aerei al fine da indurre i viaggiatori a scegliere mezzi di trasporto meno dannosi per l’ambiente.

Traduzione: incentivare l’uso del treno al posto dell’aereo, portando in futuro il costo dei biglietti aerei, scesi al minimo dei minimi dopo la crisi della pandemia, ad almeno 50/60 euro.

Fino a quando i viaggi in aereo non sono crollati (all’inizio della pandemia, nel marzo scorso, Lufthansa aveva cancellato il 95% dei voli) le offerte economiche di compagnie low cost come Easyjet, Ryanair e la controllata Eurowings di Lufthansa, avevano spesso ridotto drasticamente le offerte di Deutsche Bahn, le ferrovie dello Stato tedesche.

“Nessun volo dovrebbe essere più economico delle tasse aeroportuali e di tutte le altre tasse che comporta”, ha detto Scholz, ormai in campagna elettorale, in un’intervista all’emittente Pro 7, aggiungendo che il governo stava riflettendo sul modo in cui far aumentare le tariffe aeree compatibilmente con il diritto dell’Unione europea. Scholz, è candidato della SPD alla successione di Angela Merkel alle prossime elezioni di settembre.

L’SPD è al terzo posto nei sondaggi dietro ai Verdi e ai conservatori della Merkel. Ma i Verdi vengono sempre più visti come il concorrente più temibile dopo che una serie di inverni e di estati a dir poco irregolari ha rinfocolato le preoccupazioni degli elettori per gli sconvolgimenti climatici.

All’inizio di questo mese, la corte suprema tedesca ha stabilito che una legge sul cambiamento climatico approvata nel 2019 ha prodotto scarsi effetti ai fini della salvaguardia dei diritti delle giovani generazioni di fronte ai cambiamenti climatici e doveva pertanto essere ulteriormente rafforzata.

Quella legge prevedeva una crescita drammatica dei viaggi in treno per aiutare a ridurre le emissioni di gas serra della Germania. Ma così non è stato.

La nuova politica dei trasporti proposta da Scholz risponde a una duplice preoccupazione. Quella di rafforzare economicamente, con tariffe aeree meno stracciate, Lufthansa, che ha beneficiato di un piano di aiuti da 9 miliardi (con lo Stato che è diventato il suo principale azionista). E quella di far fronte alla sfida dei Verdi, mostrando maggiore sensibilità per i temi ambientalisti.

E ora che la Merkel ha deciso di non ricandidarsi alle elezioni di settembre, la corsa per succederle è più aperta di quanto non lo sia mai stata da quando è entrata in carica quasi 16 anni fa.

(REUTERS)