K metro 0 – Parigi – Migliaia di manifestanti hanno affollato le strade di Parigi e di altre città francesi per chiedere misure più ambiziose nella lotta al cambiamento climatico. Le proteste arrivano dopo che il parlamento questa settimana ha approvato un disegno di legge sul clima volto a ridurre le emissioni di gas a
K metro 0 – Parigi – Migliaia di manifestanti hanno affollato le strade di Parigi e di altre città francesi per chiedere misure più ambiziose nella lotta al cambiamento climatico.
Le proteste arrivano dopo che il parlamento questa settimana ha approvato un disegno di legge sul clima volto a ridurre le emissioni di gas a effetto serra ma secondo gli attivisti ambientali non favorirà il clima. Il disegno di legge, che sarà ora dibattuto in Senato, include il divieto dei voli interni di durata inferiore a due ore e mezza che possono essere effettuati in treno e misure per sostenere la ristrutturazione degli edifici ad alto consumo energetico e incoraggiare le auto più ecologiche. “Allo stato attuale, la (proposta di) legge è un fallimento climatico e sociale”, ha detto un gruppo di attivisti per il clima, “Ensemble pour le climat” (“Insieme per il clima”). Gli attivisti accusano il presidente Emmanuel Macron, di non aver dato seguito a molte proposte sul cambiamento climatico, che i cittadini francesi stanno presentando. Nel frattempo, il quotidiano francese Journal du Dimanche ha chiarito che un referendum per includere nella Costituzione francese la necessità di preservare l’ambiente, promesso da Macron, non potrà aver luogo poiché la modifica richiede un voto parlamentare. L’Assemblea nazionale, dove Macron ha la maggioranza, l’ha ampiamente approvata a marzo. Ma nessun accordo è stato trovato al Senato, dove il partito conservatore detiene la maggioranza. Macron ha voluto tranquillizzare, ribadendo che il progetto della modifica della Costituzione “non sarà abbandonato”.
Intanto, l’ufficio di Macron ha affermato che “la questione ambientale rimane una delle priorità del presidente”. Infatti, circa un terzo del piano da 100 miliardi, già approvato dal presidente Emmanuel Macron a settembre 2020, sarà dedicato alla transizione ecologica e quindi alla riduzione delle emissioni e alla protezione della biodiversità. Macron ha anche spinto per rafforzare gli obiettivi dell’UE per il 2030 per ridurre i gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto anziché il 40%. L’obiettivo dichiarato dall’UE è quello di raggiungere la “neutralità climatica” entro il 2050.