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Vertice di Porto: “La pandemia ha rivelato l’importanza di avere uno Stato sociale forte”

Vertice di Porto: “La pandemia ha rivelato l’importanza di avere uno Stato sociale forte”

K metro 0 – Porto – Parola di Antonio Costa, primo ministro del Portogallo e presidente di turno dell’UE nel semestre gennaio-giugno 2021. “Un lavoro dignitoso con diritti non riguarda solo la dignità umana“. È anche “una questione di resilienza e sostenibilità della nostra società“, ha aggiunto nel suo discorso alla presenza di 27 capi di

K metro 0 – Porto – Parola di Antonio Costa, primo ministro del Portogallo e presidente di turno dell’UE nel semestre gennaio-giugno 2021. “Un lavoro dignitoso con diritti non riguarda solo la dignità umana“.

È anche “una questione di resilienza e sostenibilità della nostra società“, ha aggiunto nel suo discorso alla presenza di 27 capi di Stato e di governo, istituzioni europee e leader di sindacati e organizzazioni dei datori di lavoro.

“E’ molto significativo che, in un momento difficile come quello che stiamo attraversando, ci sia stata una mobilitazione così ampia”.

L’emergenza sanitaria, ha osservato Costa, si aggiunge all’emergenza climatica che già stavamo vivendo, anche a causa della difficile transizione delle nostre economie”. Una transizione che però, ha sottolineato il premer portoghese, deve essere “equa”.

Costa ha voluto con questo fare un espresso riferimento alla chiusura della raffineria di Matosinhos, nel distretto di Porto, come “un esempio di transizione climatica con la riduzione delle emissioni di CO2”.

La raffineria dovrebbe cessare l’attività entro la fine dell’anno, mettendo in pericolo 500 posti di lavoro diretti e 1.000 indiretti secondo le stime del sindacato. Lo Stato portoghese detiene una quota di partecipazione azionaria del 7% della società che la gestisce.

La transizione ecologica raccomandata dall’Europa deve tener conto di queste conseguenze sociali, come pure del fatto, che è necessario “correggere le disuguaglianze senza crearne di nuove“. E questo lo si può farse, ha concluso Costa, solo attraverso uno Stato sociale più forte, ovvero rafforzando la dimensione sociale dell’Europa con l’attuazione delle linee guida del cosiddetto “pilastro europeo dei diritti sociali”, adottate dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione a Goteborg, in Svezia nel 2017.

Sono passati quattro anni, ma di questo pilastro non sono ancora state gettate neppure le fondamenta…

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