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Il ritorno del Commonwealth polacco-lituano, pro-Europa e in funzione antirussa

Il ritorno del Commonwealth polacco-lituano, pro-Europa e in funzione antirussa

K metro 0 – Varsavia – I presidenti di Ucraina, Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania, si sono incontrati oggi a Varsavia per celebrare insieme il 230° anniversario della Costituzione della Confederazione di Polonia, adottata il 3 maggio 1791. Una costituzione, considerata una delle più antiche d’Europa, che trasformò questo Stato federale in una monarchia costituzionale.

K metro 0 – Varsavia – I presidenti di Ucraina, Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania, si sono incontrati oggi a Varsavia per celebrare insieme il 230° anniversario della Costituzione della Confederazione di Polonia, adottata il 3 maggio 1791.

Una costituzione, considerata una delle più antiche d’Europa, che trasformò questo Stato federale in una monarchia costituzionale. E segnò una svolta storica, poiché fu la prima carta costituzionale alla base dello Stato moderno in Europa e la seconda a livello mondiale, si legge nella dichiarazione congiunta.

“Memori delle esperienze storiche, orgogliosi dei risultati della nostra cooperazione contemporanea nella regione e consapevoli delle sfide, guardiamo con speranza al futuro”, proclamano i cinque presidenti, convinti che la solidarietà dei loro paesi di fronte alle attuali minacce alla sicurezza comune “sia una delle pietre miliari della pace, della stabilità e dello sviluppo”.

Al di là della retorica di circostanza, il messaggio è chiaro: sotto l’egida della Polonia, si va ricostituendo una sfera d’influenza antirussa, come all’epoca del Commonwealth polacco-lituano, che si estendeva dal Mar Baltico al Mar Nero fino a Odessa: una delle più popolose entità nazionale, molto temuta dalla Grande Russia, fra il XVI e il XVII secolo.

Una sfera d’influenza che la Polonia tende a far confluire verso “la nostra casa comune”, fondata sulla civiltà europea, con i suoi valori e principi fondamentali: “libertà, sovranità, integrità territoriale, democrazia, stato di diritto, uguaglianza e solidarietà”. Un’Europa che unisce dovrebbe rimanere aperta a tutti i paesi e alle nazioni che condividono questi valori”, si legge nella dichiarazione congiunta dei capi di stato, pubblicata sul sito del presidente dell’Ucraina.

E all’Ucraina guardano con profonda simpatia i paesi baltici che sostengono la sua indipendenza e auspicano la sua integrazione nell’Unione Europea.

Sempre nella stessa giornata, il 3 maggio, vi è stato, non a caso, un incontro fra il presidente polacco Andrzej Duda e quello ucraino Volodymyr Zelenskyy a Varsavia che si è concluso anch’esso con una dichiarazione congiunta che ribadisce il sostegno della Polonia all’ingresso dell’Ucraina nell’UE.

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