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Irlanda del Nord: scontri nella notte, l’appello del ministro Coveney

Irlanda del Nord: scontri nella notte, l’appello del ministro Coveney

K metro 0 – Belfast – Continuano le proteste e gli scontri violenti notturni in Irlanda del Nord, ormai da oltre una settimana: mercoledì, alcuni rivoltosi hanno incendiato un autobus e lanciato ordigni artigianale a benzina contro la polizia di Belfast, nella quarta notte di violenze. Il ministro degli Esteri irlandese, Simon Coveney ha lanciato

K metro 0 – Belfast – Continuano le proteste e gli scontri violenti notturni in Irlanda del Nord, ormai da oltre una settimana: mercoledì, alcuni rivoltosi hanno incendiato un autobus e lanciato ordigni artigianale a benzina contro la polizia di Belfast, nella quarta notte di violenze.

Il ministro degli Esteri irlandese, Simon Coveney ha lanciato un appello: “Gli scontri notturni di violenza nelle strade nell’Irlanda del Nord devono cessare prima che qualcuno venga ucciso”. Coveney inoltre, ha invitato i leader politici e della comunità a lavorare insieme per alleviare la tensione nel Paese.

L’assistente capo della poliziaJonathan Roberts, ha affermato che gruppi di diverse centinaia di persone si sono radunate da entrambi i lati, e hanno aggredito la polizia e si attaccati anche a vicenda. Ha aggiunto, che sono 55 gli agenti di polizia rimasti feriti  negli scontri notturni. Finora ci sono stati più di 10 arresti, tra le persone fermate ci sono anche dei minori.

Il primo ministro britannico, Boris Johnson, si è detto profondamente preoccupato per le violenze, che negli ultimi giorni hanno portato al ferimento di decine di agenti di polizia.

Johnson ha fatto appello alla calma, dicendo che il modo per risolvere la questione è il dialogo, non la violenza o la criminalità. Il primo ministro dell’Irlanda del Nord, Arlene Foster, del partito unionista democratico filo-britannico, e il vice primo ministro Michelle O’Neill dei nazionalisti irlandesi, Sinn Fein hanno entrambi condannato le proteste e gli attacchi alla polizia.

Le recenti violenze, scoppiate in gran parte nelle aree lealiste filo-britanniche, sono divampate tra le crescenti tensioni sulle regole commerciali post-Brexit per l’Irlanda del Nord e il peggioramento delle relazioni tra le parti nel governo di Belfast, con condivisione del potere cattolico-protestante.

Le autorità hanno accusato gruppi paramilitari fuorilegge di incitare i giovani a provocare il caos.

Mentre i politici nordirlandesi, di tutti i partiti hanno condannato gli scontri, i nazionalisti irlandesi e i rivali unionisti si sono accusati a vicenda.

Intanto, il governo decentrato della regione terrà una riunione urgente nella tarda giornata di oggi per fare il punto sulla escalation di disordini riferisce Reuters.

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