K metro 0 – Washington – Gli Stati Uniti hanno ribadito il loro fermo sostegno alla sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, di fronte alle continue e crescenti tensioni nel territorio del Donbass. Intanto, Il presidente Vladimir Zelensky, ha detto che le esercitazioni militari e le possibili provocazioni lungo il confine sono una tradizione della Federazione Russa.

Nel frattempo, il Segretario di Stato americano Anthony Blinken, ha “ribadito il fermo sostegno degli Stati Uniti alla sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, di fronte alla prolungata aggressione russa nel Donbass e in Crimea. Il Segretario ha altresì espresso preoccupazione per la situazione della sicurezza nell’Ucraina orientale, porgendo – inoltre – le sue condoglianze per la recente uccisioni di quattro militari ucraini”, a riferirlo una dichiarazione ufficiale del Dipartimento di Stato americano, a seguito di una conversazione tra Dmitry Kuleba e Anthony Blinken, secondo quanto riporta Ukrinform.

Il capo del Dipartimento di Stato americano ha sottolineato l’importanza di affermare lo stato di diritto e le riforme economiche, al fine di rafforzare le istituzioni democratiche dell’Ucraina e continuare la sua integrazione euro-atlantica.

“Aumentare la presenza delle truppe russe al confine con l’Ucraina, mostrando i muscoli sotto forma di esercitazioni militari e le possibili provocazioni lungo il confine, è una pratica tradizionale della Russia,” ha dichiarato il presidente Vladimir Zelensky. Mosca cerca di “creare un’atmosfera minacciosa e, allo stesso tempo, di fare pressione durante i negoziati”, ha detto il presidente dell’Ucraina.

Le immagini riprese sui social media, hanno suggerito che la Russia ha spostato grandi quantità di carri armati, veicoli corazzati per il trasporto di soldati e altre attrezzature nelle regioni che confinano con l’Ucraina e in Crimea. La NATO si è detta preoccupata per il rafforzamento militare russo nella zona, un funzionario dell’Alleanza Atlantica ha detto a Reuters che Mosca sta minando gli sforzi di pace nell’Ucraina orientale.

Il bollettino militare di oggi Giovedì 1 aprile, riferisce, che sono stati registrati 6 casi di violazioni del cessate il fuoco da parte delle forze armate della Federazione Russa e un militare ucraino è rimasto ferito.

Nel frattempo, il Cremlino ha dichiarato ieri di essere preoccupato per le crescenti tensioni nell’Ucraina orientale dilaniata dalla guerra, temendo che le forze governative di Kiev possano portare ad una escalation contro i separatisti filo-russi.

I commenti sono arrivati il giorno dopo che, il comandante in capo dell’Ucraina, ha accusato la Russia di un rafforzamento militare vicino al confine condiviso e, ha affermato che i separatisti filo-russi stavano violando sistematicamente il cessate il fuoco nell’Ucraina orientale, ha riferito Reuters.

Kiev e Mosca si sono accusate a vicenda di diverse azioni di violenza nella regione. Circa 14.000 persone sono state uccise, da quando nel 2014, è scoppiato il conflitto affermano le fonti ucraine.

“Esprimiamo preoccupazione per la crescente tensione e temiamo che in un modo o nell’altro, la parte ucraina possa intraprendere azioni provocatorie che porterebbero alla guerra. Non vogliamo davvero questo”, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Martedì il presidente russo Vladimir Putin, ha accusato l’Ucraina di provocare uno scontro armato con i separatisti e di non aver rispettato gli accordi sulla regione.

Parlando durante una videoconferenza con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Angela Merkel, Putin ha anche esortato Kiev ad avviare un dialogo diretto con le forze separatiste locali, ha riferito mercoledì il Cremlino.

Germania, Russia e Francia fanno parte del cosiddetto “formato Normandia”, include anche l’Ucraina, istituito nel 2014 per cercare di risolvere il conflitto nella parte orientale del paese.