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NDCF, Le nuove strategie energetiche sfide politiche, economiche e di sicurezza

NDCF, Le nuove strategie energetiche sfide politiche, economiche e di sicurezza

K metro 0 – Roma – “Indagare le molteplici trasformazioni in atto nel mercato dell’energia e nel campo della sicurezza energetica, con un focus particolare sul Mediterraneo occidentale analizzando le nuove sfide politiche, economiche e di sicurezza che la comunità internazionale deve affrontare” è stato il tema principale della conferenza ‘Energy strategies: Europe and the

K metro 0 – Roma – “Indagare le molteplici trasformazioni in atto nel mercato dell’energia e nel campo della sicurezza energetica, con un focus particolare sul Mediterraneo occidentale analizzando le nuove sfide politiche, economiche e di sicurezza che la comunità internazionale deve affrontare” è stato il tema principale della conferenza ‘Energy strategies: Europe and the Mediterranean: trends and scenarios for a connected energy market’ svoltasi pochi giorni fa in diretta streaming, in un formato televisivo interattivo, ed organizzata dalla NATO Defense College Foundation.

L’evento ha riunito specialisti di organizzazioni internazionali e importanti aziende del settore che hanno concentrato il dibattito sul futuro dei mercati e della sicurezza energetica nell’area euro-mediterranea. Secondo le previsioni gli investimenti nelle energie rinnovabili cambieranno i mercati regionali del Mediterraneo occidentale (capacità di domanda, offerta e riserva), oltre alle infrastrutture esistenti e pianificate per le energie fossili. In questa prima parte sono stati individuati due problemi chiave: investimenti nelle energie rinnovabili per la diversificazione del mercato favorendone la stabilità per ridurre la frammentazione politica ed economica, il secondo problema invece riguarda la necessità di implementare i collegamenti elettrici tra i paesi del Nord Africa infatti il Senior Fellow Mohammed Loulinchki ha affermato: “La regione africana affronta la sfida di assicurare la domanda di mercato e la sicurezza delle forniture”.

Il dibattito si è poi concentrato sul tema della sicurezza dell’approvvigionamento energetico e la necessità di concentrare l’attenzione dell’Alleanza sulle vecchie e nuove vulnerabilità degli impianti di energia tradizionale e rinnovabile. È considerato come obiettivo strategico la protezione delle infrastrutture da attacchi cibernetici. L’obiettivo della NATO è quello di trasformare la regione del Mediterraneo occidentale nel quadro della sicurezza cooperativa favorendo lo sviluppo di un mercato energetico euro-mediterraneo più integrato che consenta una sicurezza energetica condivisa degli approvvigionamenti su entrambe le sponde del Mediterraneo Occidentale. L’Alleanza dovrà sviluppare infrastrutture e quadri normativi appropriati aumentando la sicurezza e la stabilità di quest’area strategica, infatti il presidente della NATO Defense College Foundation, Alessandro Minuto-Rizzo, ha definito la sicurezza energetica come: ”Protezione delle infrastrutture, sicurezza dei trasporti, sistema generale delle forniture ai consumatori e sicurezza delle nuove reti elettriche intelligenti”, mentre il Responsabile della sezione Political Scenarios and Institutional Support for Business Development, Marco Piredda ha aggiunto: “In futuro ci saranno saranno più linee elettriche che gasdotti, e questo sarà un problema per la sicurezza energetica e riguarderà sicuramente la sicurezza informatica e la sicurezza di reti molto complesse”. Emerge quindi dall’evento un quadro ben delineato: un aumento significativo delle risorse rinnovabili cui farà seguito la necessità di integrarle in reti energetiche e assicurare l’adeguato funzionamento di quest’ultime. Perciò sarà fondamentale dotarsi di infrastrutture appropriate in grado di trasportare le risorse dal paese produttore al consumatore evitando congestioni della rete e interruzioni.

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Admir Ceman
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