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Draghi: “Europei si sentono ingannati da alcune case farmaceutiche”

Draghi: “Europei si sentono ingannati da alcune case farmaceutiche”

K metro 0 – Adnkronos – Roma – “I cittadini europei hanno la sensazione di essere stati ingannati da alcune case farmaceutiche, penso soprattutto ad AstraZeneca”. Lo ha detto, secondo fonti Ue, il presidente del Consiglio Mario Draghi durante il Consiglio Europeo in videoconferenza con Bruxelles, dove ha sostenuto la necessità di non restare inermi

K metro 0 – Adnkronos – Roma – “I cittadini europei hanno la sensazione di essere stati ingannati da alcune case farmaceutiche, penso soprattutto ad AstraZeneca”. Lo ha detto, secondo fonti Ue, il presidente del Consiglio Mario Draghi durante il Consiglio Europeo in videoconferenza con Bruxelles, dove ha sostenuto la necessità di non restare inermi di fronte agli impegni non onorati da alcune case farmaceutiche.

Durante la sessione il premier, si apprende da fonti Ue, ha quindi ripercorso i punti salienti della vicenda dei vaccini AstraZeneca ritrovati nello stabilimento di Anagni e ha chiesto a Ursula von der Leyen se ritiene giusto che le dosi localizzate in Belgio e in Olanda restino destinate all’Unione europea, in tutto o in parte. Al riguardo, nell’intervento di replica, von der Leyen ha rassicurato il premier: le dosi prodotte in Ue saranno destinate alla Ue. Il premier italiano, si apprende ancora dalle fonti, ha quindi dato il suo “pieno sostegno” alla proposta di von der Leyen di rafforzare il meccanismo europeo sulle esportazioni di vaccini.

Nel corso della discussione all’Eurosummit sul ruolo internazionale dell’euro, Draghi ha poi spiegato come la priorità assoluta deve essere quella di non commettere errori durante la ripresa economica, spiegano le fonti. “Dobbiamo disegnare una cornice per la politica fiscale che sia in grado di portarci fuori dalla crisi”, avrebbe detto il premier italiano secondo le fonti. Draghi ha quindi invitato a prendere esempio dagli Stati Uniti. “Negli Usa hanno un’unione dei mercati dei capitali, un’unione bancaria completa, e un safe asset”, ha sottolineato, aggiungendo che questi elementi sono la chiave del ruolo internazionale del dollaro.

Draghi ha poi enfatizzato l’importanza di creare un titolo comune europeo: “Lo so che la strada è lunga, ma dobbiamo cominciare a incamminarci. È un obiettivo di lungo periodo, ma è importante avere un impegno politico”, ha detto, secondo le fonti.

Il premier ha poi pienamente condiviso la proposta della Commissione europea di introdurre un certificato verde digitale, invitando anche ad approfondire alcuni possibili ostacoli all’esecuzione del progetto. “Gli Stati Membri avranno bisogno di tutto l’aiuto che la Commissione può dare”, ha ricordato Draghi, “perché avere piattaforme nazionali e renderle interoperabili non è un risultato banale”. Draghi ha anche invitato i leader a riflettere su come affrontare i possibili rischi di discriminazione tra persone causati dall’introduzione del certificato.

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