K metro 0 – Berna – La Svizzera risponde all’appello internazionale delle autorità e stanzia un milione CHF a sostegno delle attività umanitarie in Madagascar. La pandemia di COVID-19 sta inoltre aggravando la situazione. riporta il comunicato del Consiglio federale. Tre anni continui di siccità e la crisi economica causata dalla pandemia, hanno messo in
K metro 0 – Berna – La Svizzera risponde all’appello internazionale delle autorità e stanzia un milione CHF a sostegno delle attività umanitarie in Madagascar. La pandemia di COVID-19 sta inoltre aggravando la situazione. riporta il comunicato del Consiglio federale.
Tre anni continui di siccità e la crisi economica causata dalla pandemia, hanno messo in ginocchio il sud del Madagascar, la grande isola dell’Africa australe, al punto che presto più di un terzo della popolazione della regione, circa 1 milione 350 mila persone, non avrà di che mangiare. I più colpiti sono i bambini, tra i quali il tasso di malnutrizione grave continua a salire. In 3 su 4 poi abbandonano la scuola per aiutare i genitori a mendicare o a procurarsi il cibo.
L’Aiuto umanitario della Confederazione si concentra in particolare sugli ambiti seguenti: ricostruzione e riabilitazione delle zone colpite, prevenzione delle catastrofi, protezione delle persone vulnerabili e aiuti di emergenza. L’Aiuto umanitario fa parte della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), unità del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), riporta il comunicato.
Le autorità del Madagascar hanno fatto appello alla comunità internazionale. La Svizzera risponde con un aiuto complessivo di un milione di franchi: la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) contribuisce con mezzo milione di franchi al Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite; la seconda metà dell’importo è invece destinata all’approvvigionamento d’acqua e ai servizi igienico-sanitari.
Il Madagascar sta attualmente vivendo la peggiore siccità degli ultimi dieci anni.