K metro 0 – Roma – Ennesimo gravissimo episodio nel carcere di Rebibbia, reparto G12. Un detenuto psichiatrico, giunto in Istituto da pochi giorni, ha provocato 4 gravi episodi fortemente turbativi dell’ordine e della sicurezza. Soltanto al G12 tra venerdì e oggi, l’allarme generale ha suonato per ben 2 volte sempre per lo stesso detenuto.
K metro 0 – Roma – Ennesimo gravissimo episodio nel carcere di Rebibbia, reparto G12. Un detenuto psichiatrico, giunto in Istituto da pochi giorni, ha provocato 4 gravi episodi fortemente turbativi dell’ordine e della sicurezza. Soltanto al G12 tra venerdì e oggi, l’allarme generale ha suonato per ben 2 volte sempre per lo stesso detenuto. Venerdì si è appropriato di una spranga di metallo, staccandola dalla finestra della stanza e, riversatosi in sezione, ha cominciato a brandirla contro il personale, arrivando a distruggere la postazione telefonica di servizio. Questa mattina, sempre lo stesso detenuto, ha sequestrato il poliziotto in servizio nella Sezione detentiva, prendendolo alle spalle e puntandogli alla gola un oggetto tagliente, intimandogli di non muoversi e allo stesso tempo cercando di sottrargli le chiavi. È solo grazie al grande coraggio ed alla grandissima professionalità del personale, ormai ridotto all’osso, che si è evitata una vera e propria tragedia! A darne notizia è Aldo Di Giacomo segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria S.PP.: “Se non si inaspriscono le pene per chi commette reati nei confronti dei Poliziotti Penitenziari, la realtà carceraria non cambierà mai e saremo sempre costretti a subire. È aberrante che chi abbia già commesso reati e si trovi in cella per questo ne continua a commettere altri. Migliaia di agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria che sono costretti a subire quotidiane aggressioni da parte di detenuti con problemi psichici che sono stati scaricati nelle carceri dopo la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e in tal senso auspichiamo l’apertura di un tavolo di confronto anche con il Ministro della Salute Roberto Speranza. Nell’incontro previsto nelle prossime settimane con il Presidente del Consiglio Mario Draghi, confrontandoci sul sistema penitenziario, affronteremo sicuramente la sicurezza nelle carceri.”