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Spagna inasprisce il coprifuoco e limita i viaggi per Pasqua

Spagna inasprisce il coprifuoco e limita i viaggi per Pasqua

K metro 0 – Madrid – La Spagna ha deciso di rafforzare le misure di coprifuoco in tutto il paese durante la settimana di Pasqua, ha riferito giovedì il ministero della Salute del paese. Il ministero, ha precisato che durante le festività pasquali, sarà imposto il coprifuoco dalle 22:00 alle 06:00, saranno limitati i viaggi

K metro 0 – Madrid – La Spagna ha deciso di rafforzare le misure di coprifuoco in tutto il paese durante la settimana di Pasqua, ha riferito giovedì il ministero della Salute del paese.

Il ministero, ha precisato che durante le festività pasquali, sarà imposto il coprifuoco dalle 22:00 alle 06:00, saranno limitati i viaggi nazionali e tutti i confini regionali rimarranno chiusi. La settimana di Pasqua è considerata un’importante festa nazionale non solo per i credenti religiosi ma anche per il settore del turismo. La Spagna è stata una delle poche nazioni europee ad allentare le restrizioni durante il periodo di Natale e Capodanno per facilitare le celebrazioni.

Il Paese sta assistendo a un efficace calo del contagio – il ministero della Salute ha segnalato giovedì poco più di 6.000 nuovi casi – ma i decessi rimangono ancora alti, poiché altre 254 persone hanno perso la vita a causa del virus, portando il bilancio totale delle vittime del paese a 70.501.

All’inizio della settimana, il Governo spagnolo ha certificato per la prima volta il numero dei morti per COVID-19 nelle case di cura per anziani: fino al 21 febbraio sono stati registrati 29.408 decessi per sintomi compatibili con la COVID-19, secondo quanto riportato da diversi media locali.

Nel frattempo, il Paese sta promuovendo l’idea del “passaporto sanitario” a livello europeo, con l’obiettivo di salvare la prossima stagione turistica. Il ministro del turismo spagnolo Fernando Valdés, ha annunciato che il paese lancerà il proprio progetto pilota per testare il cosiddetto passaporto sanitario. Valdés ha sottolineato che spera che il suo Paese trovi un accordo con l’Unione Europea, per riaprire al più presto le porte del Paese ai turisti.

Finora, la Spagna ha somministrato poco più di quattro milioni di dosi di vaccino COVID-19 sui 5,5 milioni che ha ricevuto. I funzionari spagnoli, sperano che la campagna di vaccinazione venga accelerata rapidamente, una volta approvati i nuovi vaccini, per aumentare la sicurezza e facilitare i viaggi durante l’estate.

Intanto, le sorelle del re di Spagna Felipe VI, Elena e Cristina: secondo i quotidiani El Confidencial e El Mundo, entrambe si sono già vaccinate contro il Covid nel corso di una visita al padre Juan Carlos, che vive negli Emirati Arabi Uniti dall’agosto scorso. Sia Elena, 57 anni, sia Cristina, 55, non sono considerate in Spagna parte delle “priority category for covid vaccine”. La notizia, ha provocato reazioni indignate da parte di esponenti del governo, formata dal Partito Socialista e da Unidas Podemos, riportate dai media.

“Molto male”, ha commentato Miquel Iceta, ministro delle Politiche territoriali, aggiungendo che condotte di questo tipo provocano “sfiducia” nelle istituzioni. “La società spagnola non accetta” questi atteggiamenti, ha dichiarato il secondo vicepresidente Pablo Iglesias.

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Patrizia Grandi
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