K metro 0 – Bruxelles – Il governo belga ha annunciato oggi, un notevole allentamento delle misure anticovid. A partire da marzo fino maggio, le restrizioni sui contatti saranno allentate, le attività all’aperto consentite e i ristoranti e gli hotel riaperti. Lo ha annunciato venerdì il premier Alexander De Croo. In particolare, da lunedì dieci
K metro 0 – Bruxelles – Il governo belga ha annunciato oggi, un notevole allentamento delle misure anticovid. A partire da marzo fino maggio, le restrizioni sui contatti saranno allentate, le attività all’aperto consentite e i ristoranti e gli hotel riaperti. Lo ha annunciato venerdì il premier Alexander De Croo.
In particolare, da lunedì dieci persone potranno incontrarsi invece delle quattro precedenti. – secondo l’agenzia di stampa Belga, – a partire dal mese di aprile potrebbero essere consentiti eventi culturali e servizi religiosi con un massimo di 50 persone, a condizione che si indossino mascherine e ci sia tra di loro la dovuta distanza di sicurezza. Inoltre durante le vacanze di Pasqua si potranno organizzare gite e soggiorni per bambini e ragazzi fino a 25 partecipanti, a condizione che tutti effettuino i test prima della partenza e dopo il ritorno, ha affermato De Croo. Se lo stato dell’epidemia permetterà ristoranti e hotel potranno nuovamente accogliere i clienti a partire da maggio.
Infine, il premier Alexander De Croo ha annunciato però l’estensione del divieto ai viaggi non essenziali. I belgi possono (per ora) dimenticare le vacanze di Pasqua in montagna. Fino al 18 aprile sarà vietato lasciare il Paese per motivi diversi da quelli professionali, di studio o per ragioni familiari.
Intanto, il portavoce interfederale del Covid-19, Yves Van Laethem, ha esaminato le modalità di trasmissione del virus e i rischi di contaminazione presenti sia negli ambienti chiusi che all’esterno. E’ importante “rimanere all’aperto in aree completamente ventilate, se possibile”, ha detto.
Laethem, ha ricordato sul sito 7sur7, che le goccioline piccole e grandi sono la principale modalità di trasmissione del virus. Questi ultimi, date le loro dimensioni, cadono più velocemente e raramente superano una proiezione di 1m o 1m20.
Le micro-goccioline, chiamate anche aerosol, hanno una dimensione massima di cinque micron. “È molto meno probabile che questi aerosol contaminino qualcuno all’esterno. Evaporano più velocemente e possono essere diluiti molto rapidamente con il minimo spiffero”, ha affermato Yves Van Laethem.
Ma nei luoghi chiusi queste micro-goccioline possono essere molto contagiosi, a distanza ravvicinata, e anche dopo pochi minuti in tutta la stanza. “Rimangono sospesi davanti alla nostra bocca, come una nuvola, fino a dieci centimetri dal nostro viso”, ha riferito lo specialista in malattie infettive.
Se si rimane a lungo in una stanza scarsamente ventilata, queste micro-goccioline si diluiranno gradualmente nell’atmosfera della stanza e la riempiranno. Tutta l’aria contenuta nella stanza può quindi diventare un vettore di trasmissione. Da qui l’importanza di aerare adeguatamente gli ambienti. Indossare la mascherina aiuta anche a prevenire la trasformazione di goccioline di grandi dimensioni in aerosol.
Con il riscaldamento anche l’aria interna è più secca. La formazione di micro-goccioline da goccioline di grandi dimensioni è quindi più facile anche al chiuso in inverno, ha aggiunto Yves Van Laethem.
“Tutte le ricerche dimostrano che il rischio di contaminazione all’esterno è inferiore a quello interno”, ha continuato. La maggior parte di questa ricerca si traduce in un rischio di infezione che è nell’ordine da 10 a 20 volte inferiore all’aria aperta. Inoltre, ha sottolineato, i super contaminanti non sono buoni vettori all’aperto, poiché gli aerosol si diluiscono nell’aria. I rischi si trovano principalmente in ciò che circonda l’attività all’aperto.