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Austria, caute aperture a “livello regionale”

Austria, caute aperture a “livello regionale”

K metro 0 – Vienna – L’Austria sta proseguendo con cautela il percorso di aperture graduali a “livello regionale”, nonostante l’incremento del numero di casi covid. Nel frattempo, durante i colloqui tra esecutivo, governi federali ed esperti, alla fine è emerso che la situazione “rimarrà uguale per le prossime due settimane”. Intanto, ci sarà un

K metro 0 – Vienna – L’Austria sta proseguendo con cautela il percorso di aperture graduali a “livello regionale”, nonostante l’incremento del numero di casi covid. Nel frattempo, durante i colloqui tra esecutivo, governi federali ed esperti, alla fine è emerso che la situazione “rimarrà uguale per le prossime due settimane”.

Intanto, ci sarà un allentamento nello stato occidentale del Vorarlberg dal 15 marzo, a causa del numero relativamente basso di nuove infezioni da Covid, ha annunciato il cancelliere Sebastian Kurz. Dovrebbe anche essere nuovamente possibile praticare gli sport scolastici all’aperto; cultura e turismo dovranno aspettare, fino ad aprile. Per il resto del Paese l’obiettivo è che dal 27 marzo sia possibile almeno cenare all’aperto. “Iniziamo all’aperto prima di poterci avventurare in ulteriori passaggi di apertura”, ha detto Kurz.

Se possibile, anche il settore alberghiero dovrebbe riaprire ad aprile ha sottolineato il Cancelliere austriaco. Resta però che i passi successivi dipenderanno dallo sviluppo di nuovi casi, a condizione che non vi sia una crescita massiccia dell’infezione.

Il settore della ristorazione si dichiara deluso dalle decisioni prese dal governo federale. Il catering è chiuso da 17 settimane e la chiusura potrebbe prolungarsi per almeno altre sei.

La presidente dell’associazione dell’industria alberghiera Susanne Kraus-Winkler ha parlato di “delusione”. – Avvertendo che -“Con ogni ulteriore rinvio, sempre più aziende, ma anche dipendenti, perdono fiducia in un’apertura anticipata e prevedibile. Più a lungo si rimanda, più difficile sarà mantenere i dipendenti o trovarli per la prossima stagione”. L’industria ha fatto il suo dovere e ha preparato misure preventive e igieniche. – Secondo la Kraus-Winkler – “Insieme ai test d’ingresso e ai requisiti di distanza e maschera, avremmo potuto offrire ai nostri ospiti la massima sicurezza possibile”.

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Alessio Lauro
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