K metro 0 – Londra – Nel Regno Unito quasi 20 milioni di persone hanno ricevuto la prima dose del vaccino anti Covid-19, lo rivelano gli ultimi dati del governo. Il governo, mira a offrire il vaccino a tutti gli adulti entro la fine di luglio. – Secondo i dati del ministero della Salute fino
K metro 0 – Londra – Nel Regno Unito quasi 20 milioni di persone hanno ricevuto la prima dose del vaccino anti Covid-19, lo rivelano gli ultimi dati del governo.
Il governo, mira a offrire il vaccino a tutti gli adulti entro la fine di luglio. – Secondo i dati del ministero della Salute fino a venerdì, più di 19,6 milioni di persone avevano ricevuto la prima dose del farmaco, mentre più di 768.000 hanno ricevuto anche la seconda. Il prossimo obiettivo è di somministrare la prima dose a tutti gli ultracinquantenni entro il 15 aprile. Non ci sono ancora piani per vaccinare i bambini, sebbene siano stati annunciati studi e test da parte dell’Università di Oxford.
Nel frattempo, il premier britannico Boris Johnson ha assicurato che i cittadini potranno tornare al lavoro “tra pochi mesi”, e respinto l’idea che il lockdown possa portare a una transizione permanente allo smart-working. “So che alcune persone immaginano che tutte le conferenze saranno così, che si terranno su Zoom, Teams o altro e pensano che dovremo prepararci per una nuova era. Ma io non la penso così, neanche per un momento – ha sottolineato il premier durante una videoconferenza con funzionari dell’industria ferroviaria britannica -. Tra pochi mesi, se tutto andrà secondo i piani, nel Regno Unito riapriremo la nostra economia. E poi credetemi, il popolo britannico sarà ancora una volta consumato dal desiderio di un autentico incontro faccia a faccia, che può fare la differenza in affari o in qualunque altra cosa”, riporta l’Adnkronos.
Nel Regno Unito, secondo il bollettino di oggi, 27 febbraio. Da ieri i morti sono stati 290. Il totale delle infezioni da inizio della pandemia sale quindi a 4.170.519, mentre le vittime toccano quota 122.705. Altre 1.111 persone hanno richiesto il ricovero ospedaliero, aggiungendosi ai 14.808 pazienti ancora in cura nelle strutture sanitarie.