K metro 0 – Londra – Il primo ministro britannico Boris Johnson ha dichiarato oggi di essere molto ottimista sul fatto che tutte le restrizioni imposte per il COVID-19 in Inghilterra termineranno il 21 giugno e ha aggiunto che il governo si occuperà di dell’uso dei certificati vaccinali, riferisce Reuters. “Sono fiducioso, ma ovviamente nulla
K metro 0 – Londra – Il primo ministro britannico Boris Johnson ha dichiarato oggi di essere molto ottimista sul fatto che tutte le restrizioni imposte per il COVID-19 in Inghilterra termineranno il 21 giugno e ha aggiunto che il governo si occuperà di dell’uso dei certificati vaccinali, riferisce Reuters.
“Sono fiducioso, ma ovviamente nulla può essere garantito. Sono molto ottimista sul fatto che saremo in grado di arrivarci”, ha affermato Johnson alle emittenti, quando gli è stato chiesto del 21 giugno come data prevista per porre fine alle restrizioni.
Con quasi 130.000 vittime, la Gran Bretagna ha subito il quinto più alto numero di morti ufficiali al mondo a causa della pandemia e la sua economia ha subito il più grande crollo in più di 300 anni.
L’allentamento delle restrizioni avverrà in quattro fasi, le quali entreranno in vigore a cinque settimane di distanza l’una dall’altra, in modo da poter valutare gli effetti delle nuove misure di volta in volta.
Siamo in grado di compiere importanti passi, – ha detto il premier – “grazie alla determinazione del popolo britannico e al successo straordinario dell’NHS nell’aver vaccinato oltre 17,5 milioni di persone in tutto il Regno Unito”. In due mesi è già riuscita a fornire una prima dose di vaccino a più di un quarto della popolazione, rendendolo un banco di prova per i governi di tutto il mondo.
Alcuni nel partito conservatore di Johnson si sono chiesti se il calendario previsto per la riapertura potesse essere più veloce, dato il successo ottenuto dal lancio del vaccino. In precedenza, il ministro della Salute Matt Hancock ha dichiarato che la sicurezza era la priorità.
La tabella di marcia suggerisce che le restrizioni attuate sui locali notturni e sui grandi eventi saranno le ultime a essere revocate il 21 giugno, anche se il governo ha sottolineato che la riapertura sarà guidata dai dati e non dalle date.