K metro 0 – Skopje – L’Unione Europea, ha invitato il governo della Macedonia del Nord a riconsiderare la loro decisione di indicare l’origine dei cittadini nei documenti d’identità. Il messaggio è stato inviato venerdì, attraverso il capo della sua delegazione UE a Skopje l’ambasciatore David Gere. La questione dell’affermare l’origine nazionale dei cittadini della
K metro 0 – Skopje – L’Unione Europea, ha invitato il governo della Macedonia del Nord a riconsiderare la loro decisione di indicare l’origine dei cittadini nei documenti d’identità. Il messaggio è stato inviato venerdì, attraverso il capo della sua delegazione UE a Skopje l’ambasciatore David Gere.
La questione dell’affermare l’origine nazionale dei cittadini della Macedonia del Nord nelle carte d’identità ha creato disaccordi ed ha assunto dimensioni europee. Il relativo disegno di legge, ha ottenuto il consenso di quasi tutte le parti del paese, solo la “sinistra” si e’ espressa con disaccordo, presentando in aula durante le discussioni oltre 1.000 emendamenti e bloccando così il processo parlamentare di esame del disegno di legge.
Tuttavia, L’Ambasciatore dell’UE a Skopje, nel suo discorso di ieri, ha sottolineato che i criteri europei non prevedono l’indicazione dell’origine nazionale nei documenti personali. Gere, ha spiegato che il prossimo agosto, entrerà in vigore il Regolamento sulla protezione dei dati personali che, “vieta” il trattamento dei dati personali, quali razza, origine etnica, orientamento politico o religioso e altro.
Il diplomatico, ha osservato inoltre, che la questione dell’armonizzazione del sistema giuridico della Macedonia del Nord, con le regole e gli standard dell’Unione è essenziale e quindi Bruxelles invita Skopje a continuare a compiere progressi nella direzione di ottenere l’adesione. E’ evidente, quindi, che con un atto contrario alla normativa dell’UE, la Macedonia del Nord complicherebbe le ambizioni di diventare un membro dell’Ue.
A seguito delle dichiarazioni dell’ambasciatore David Gere, il primo ministro Zoran Zaef ha annunciando almeno “apparentemente” un cambiamento di posizione del governo sulla questione, provocando diverse reazioni nel paese. Zaef, infatti, venerdì sera, ha osservato che il dialogo è aperto, le norme legali saranno sottoposte al Parlamento, – ed ha aggiunto, – “gli ambasciatori degli stati membri e la delegazione dell’UE sono qui per aiutarci e insieme troveremo una buona soluzione che si adatti alla società multietnica del Paese”.
Nei prossimi giorni, atteso un possibile intervento sulla questione del Presidente della Repubblica della Macedonia del Nord Stevo Pendarovski si aspettano sviluppi positivi della controversia.
Generale Giuseppe Morabito
Membro del Direttorio della NATO Defence College Foundation