K metro 0 – Minsk – Le forze di sicurezza bielorusse hanno perquisito oggi le case di giornalisti e attivisti per i diritti umani in diverse città del Paese, intensificando la repressione delle proteste di massa contro il presidente Alexander Lukashenko. La polizia ha perquisito nello specifico le case di 25 membri dell’associazione bielorussa indipendente
K metro 0 – Minsk – Le forze di sicurezza bielorusse hanno perquisito oggi le case di giornalisti e attivisti per i diritti umani in diverse città del Paese, intensificando la repressione delle proteste di massa contro il presidente Alexander Lukashenko.
La polizia ha perquisito nello specifico le case di 25 membri dell’associazione bielorussa indipendente dei giornalisti (BAJ) e dell’organizzazione per i diritti umani Viasna-96, ha riferito la stessa, secondo quanto riporta Reuters.
Le autorità in un comunicato hanno collegato le perquisizioni ad un’indagine su ciò che hanno definito essere il finanziamento delle proteste da parte di organizzazioni che si posizionano come difensori dei diritti umani.
“Stanno cercando criminali tra coloro che aiutano i prigionieri politici e scrivono sulla lotta dei bielorussi per la libertà, ha scritto la figura dell’opposizione in esilio Sviatlana Tsikhanouskaya. Cercano criminali nelle case dei genitori. Ma dovrebbero esaminare gli uffici della polizia antisommossa, il GUBOPiK (direzione del ministero degli interni) e tutti i responsabili della repressione”.
I raid sono avvenuti lo stesso giorno del processo in corso contro due giornalisti del canale televisivo polacco Belsat a Minsk, che rischiano fino a tre anni di carcere per aver riportato in diretta le proteste.
Lukashenko ha tenuto una Assemblea popolare di due giorni la scorsa settimana per discutere le riforme politiche, che i suoi oppositori hanno liquidato come un esercizio fittizio per mantenerlo al potere.