Tre virtual tour per le mostre dantesche di Ravenna. Nuove date per l’inaugurazione di “Le Arti al tempo dell’esilio” a San Romualdo 24 aprile al 4 luglio K metro 0 – Ravenna – In questo difficile momento per la cultura italiana, con la speranza che la recente riapertura di musei e biblioteche possa consolidarsi e
Tre virtual tour per le mostre dantesche di Ravenna. Nuove date per l’inaugurazione di “Le Arti al tempo dell’esilio” a San Romualdo 24 aprile al 4 luglio
K metro 0 – Ravenna – In questo difficile momento per la cultura italiana, con la speranza che la recente riapertura di musei e biblioteche possa consolidarsi e consentire al pubblico di spostarsi per fruire dei grandi eventi espositivi, il MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna annuncia le nuove date della mostra Dante. Gli occhi e la Mente. Le Arti al tempo dell’esilio curata da Massimo Medica che sarà dunque allestita dal 24 aprile al 4 luglio 2021 nella Chiesa di San Romualdo.
Nel frattempo, il MAR con Zeranta Edutainment s.r.l, presenta una piattaforma online con tre virtual tour del progetto espositivo Dante. Gli occhi e la mente, organizzato dalle Istituzioni comunali MAR, Biblioteca Classense, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna.
Per accedere alla piattaforma:
Le mostre, Inclusa est flamma. Ravenna 1921: Il Secentenario della morte di Dante, attualmente in corso presso il Corridoio Grande della Biblioteca Classense (fino al 17 luglio 2021), Le Arti al tempo dell’esilio, che si aprirà il 24 aprile presso la chiesa di San Romualdo e Un’Epopea POP, in programma per il 4 settembre al MAR, saranno fruibili online con una selezione di opere d’arte rappresentative, per raccontare i progetti espositivi che la città di Ravenna dedica a Dante nel VII centenario della sua morte.
«La cultura è stata duramente colpita dalla pandemia – afferma il Sindaco Michele de Pascale – di recente, rientrando in zona gialla, abbiamo potuto tornare a godere in presenza, seppur in maniera parziale, dei nostri musei. Forte è l’attesa per la riapertura di tutti i luoghi della cultura, questa situazione rappresenta per tutti noi una privazione molto pesante e molto sentita.
In questo periodo di sospensione però non ci siamo fermati e abbiamo lavorato intensamente per mettere a disposizione strumenti e mezzi per poter godere della cultura in maniera digitale, in attesa di farlo “fisicamente”.
A breve inaugureremo il museo Dante, un luogo antico che nel rispetto della sua missione storico-documentale si presenterà con un allestimento fortemente orientato alla contemporaneità digitale. E oggi presentiamo un suggestivo percorso virtuale delle prossime attività espositive dedicate ai diversi aspetti del tempo e della figura del Poeta, che permetterà la visita della mostra anche a distanza superando limiti e confini e contribuirà a rafforzarne ulteriormente l’esperienza».
«In questo momento storico così particolare e difficile per la cultura italiana le tecnologie digitali sono un supporto fondamentale per la valorizzazione e promozione culturale.
È con l’intenzione di avvicinare il pubblico ai nostri luoghi di cultura, finalmente riaperti, che promuoviamo nuove sperimentazioni di fruizione del patrimonio e delle attività espositive.
La possibilità di visionare anche online le mostre dantesche, allestite e in programma per questo 2021, si configura come una nuova modalità di interazione che raggiunge tutti, vicini e lontani, nel segno di una cultura che supera ogni limite. La città di Ravenna con le sue mostre, raggiunge così, nel nome di Dante, non solo tutti i suoi cittadini ma anche il grande pubblico nazionale ed internazionale che attende di tornare a visitare musei e istituzioni culturali» dichiara l’Assessora alla Cultura Elsa Signorino.
All’interno della piattaforma da cui si accede ai tre virtual tour sono esplorabili ben 7 ambienti virtuali a 360°, oltre un centinaio gli oggetti esposti e circa 60 contenuti multimediali tra interviste, piccoli documentari e un video musicale pop che contiene un brano composto ed eseguito per l’occasione dall’artista Ivan Talarico, per raccontare la popolarità dei versi danteschi attraverso la citazione di brani di noti cantautori.
Nel percorso di Inclusa est flamma. Ravenna 1921: Il Secentenario della morte di Dante, a cura di Benedetto Gugliotta, aperta nel settembre 2020, sarà possibile conoscere la storia del Secentenario dantesco che si svolse a Ravenna alla presenza del Ministro della Pubblica Istruzione Benedetto Croce e attraverso l’analisi di celebri opere in mostra, come i sacchi decorati da Adolfo De Carolis col motto “Inclusa est flamma” (“La fiamma è all’interno”) che Gabriele D’Annunzio l’anno seguente donava alla città di Ravenna.
Per le mostre non ancora allestite, i virtual tour saranno dunque una sorta di anteprima di quanto si potrà vedere dal vivo presso la chiesa di San Romualdo. Per le mostre Le Arti al tempo dell’esilio, a cura di Massimo Medica e al MAR e Un’Epopea POP, a cura di Giuseppe Antonelli con un percorso d’arte contemporanea a cura di Giorgia Salerno, il virtual tour si configura come un percorso ideale per entrare con gli occhi e con la mente nei progetti espositivi e conoscere le opere in mostra attraverso le parole dei curatori.
Un viaggio emozionale tra le opere del Trecento che ispirarono Dante e quelle contemporanee ispirate alla sua figura.
Con il virtual tour della mostra Le Arti al tempo dell’esilio a San Romualdo è così possibile entrare nel progetto scientifico costruito ripercorrendo l’esilio dantesco, attraverso importanti opere d’arte legate alle città in cui Dante ebbe modo di sostare, partendo dalla sua Firenze attraversando l’Italia, per giungere infine a Ravenna, suo “ultimo rifugio”.
È inoltre possibile conoscere la storia delle opere, come il Polittico di Badìa di Giotto – importante prestito delle Gallerie degli Uffizi – che l’artista realizzò per l’altare maggiore della Badìa Fiorentina, chiesa vicina all’allora abitazione di Dante a Firenze e che, con ogni probabilità, il Poeta ebbe modo di vedere durante la sua realizzazione, o come la scultura di Manno Bandini da Siena che ritrae un imponente Bonifacio VIII – prestito dei Musei Civici Medievali di Bologna – personaggio chiave della vita di Dante e da lui citato nel XIX canto dell’Inferno, quelle di Cimabue, Arnolfo di Cambio, Pietro e Giuliano da Rimini, Giovanni e Nicola Pisano.
Nel percorso della mostra Un’Epopea POP si possono percorrere le sale del MAR approfondendo le sezioni tematiche legate agli aspetti più popolari della figura di Dante e quelle dedicate all’arte contemporanea. I curatori, qui, accompagnano il pubblico nel racconto della fortuna dantesca: i suoi celebri versi, entrati nel linguaggio comune degli italiani, e riprodotti negli almanacchi e nei calendari, nei poster e nelle magliette, nelle pubblicità e nelle canzoni; e il suo iconico profilo, con la miriade di oggetti che lo riproducono; e infine l’arte contemporanea e la sua rilettura di temi danteschi attraverso le opere di celebri artisti come Edoardo Tresoldi, Richard Long, Kiki Smith e Robert Rauschenberg.
Non manca, inoltre, una testimonianza dei lavori di restauro della Tomba di Dante e l’introduzione ai progetti espositivi attraverso le parole del direttore della Biblioteca Classense e Museo d’Arte della città Maurizio Tarantino.
Il design e la progettazione del virtual tour sono firmati da Zeranta Edutainment s.r.l. con la consulenza di Jader Giraldi e la produzione multimediale realizzata in collaborazione con Flatmind Videoproduction.