K metro 0 – Parigi – Marine Le Pen, è apparsa oggi al tribunale di Nanterre vicino Parigi, con l’accusa di aver violato le leggi sull’incitamento all’odio, pubblicando su twitter, immagini delle atrocità del gruppo ISIS. “Sono ovviamente vittima di un processo politico”, ha detto la politica ai giornalisti. Il verdetto del tribunale è previsto
K metro 0 – Parigi – Marine Le Pen, è apparsa oggi al tribunale di Nanterre vicino Parigi, con l’accusa di aver violato le leggi sull’incitamento all’odio, pubblicando su twitter, immagini delle atrocità del gruppo ISIS. “Sono ovviamente vittima di un processo politico”, ha detto la politica ai giornalisti. Il verdetto del tribunale è previsto per il 4 maggio.
Le Pen ha condiviso le immagini raccapriccianti nel dicembre 2015, in risposta a un giornalista che ha fatto un confronto tra il gruppo ISIS e il suo partito. Poche settimane dopo che i terroristi del gruppo ISIS hanno ucciso 130 persone in attacchi nella Capitale francese, riporta l’emittente France24.
Una delle immagini mostrava il corpo di James Foley, un giornalista americano decapitato dai dai terroristi, Un altra foto mostrava un uomo con una tuta arancione investito da un carro armato e il terzo un pilota giordano mentre veniva bruciato vivo in una gabbia. “Daesh è questo!” Le Pen ha scritto in una didascalia, utilizzando un acronimo arabo per gruppo ISIS.
La politica ha ribattuto che: “I media li hanno pubblicati, editorialisti, giornali, canali televisivi, e nessuno è mai stato perseguito per averlo fatto; – solo Marine Le Pen è stata perseguita”.
Nel 2018 un giudice ha accusato la Le Pen e Gilbert Collard, un collega del National Rally che ha anche twittato le immagini, di aver fatto circolare “messaggi violenti che incitano al terrorismo” o “danneggiano gravemente la dignità umana” e che possono essere visualizzati da un minore.
In Francia, il reato è punibile fino a tre anni di carcere e una multa di 75.000 euro, ma l’accusa chiede solo una multa di 5.000 euro.
Le Pen, ha successivamente cancellato la foto di Foley su richiesta della sua famiglia, sostenendo che non era a conoscenza della sua identità. Ma oggi stesso ha difeso la loro pubblicazione, nonostante abbia riconosciuto che “trovo queste immagini terribilmente scioccanti”. Tuttavia, ha detto: “È il crimine che denigra la dignità umana, non una sua immagine”.
Le Pen ha anche insistito sul fatto di essere stata vittima di una caccia alle streghe politica: è stata privata della sua immunità parlamentare per le foto e ha rifiutato categoricamente l’ordine di sottoporsi a test psichiatrici come parte dell’inchiesta.
Le Pen ha un’altra sfida legale incombente, sulle affermazioni che lei e altri funzionari del partito hanno speso in modo improprio milioni di euro in fondi pubblici per pagare i loro assistenti mentre prestavano servizio nel Parlamento europeo.
Il processo alla leader di estrema destra arriva quando i sondaggi d’opinione mostrano che Le Pen probabilmente affronterà di nuovo il suo rivale politico Emmanuel Macron alle elezioni presidenziali del prossimo anno.