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Roma: Spazio Rossellini, polo culturale internazionale multidisciplinare

Roma: Spazio Rossellini, polo culturale internazionale multidisciplinare

Rassegna della Regione Lazio: “La Fiaba sul comò” Da domenica 14 febbraio alle ore 18.30 – In visione su (sezione Live) K metro 0 – Roma – Jack e il Fagiolo magico (o Jack e la pianta di fagioli) è un racconto appartenente alla cultura popolare Inglese. Jack vive con sua mamma, in una casina

Rassegna della Regione Lazio: “La Fiaba sul comò” Da domenica 14 febbraio alle ore 18.30 – In visione su (sezione Live)

K metro 0 – Roma – Jack e il Fagiolo magico (o Jack e la pianta di fagioli) è un racconto appartenente alla cultura popolare Inglese. Jack vive con sua mamma, in una casina di campagna, avendo come unico sostentamento il latte della mucca Bianchina. Un giorno Bianchina smette di dare latte. Decidono così di venderla al mercato. Jack scambia la mucca con un sacchetto di fagioli che, il venditore, gli assicura essere magici. La mamma, su tutte le furie, getta i fagioli dalla finestra. La notte un’enorme pianta cresce vicino alla casina, la pianta di fagioli arriva fin sopra le nuvole. Jack decide di arrampicarsi ed arriva a casa di una coppia di orchi. Derubandone le ricchezze riuscirà a sollevare la mamma e sé stesso dalla miseria.

Il racconto ci invita ad affrontare, in maniera fantastica e giocosa, le fasi della vita, a partire dall’infanzia fino all’età adulta, attraverso allegorie e rappresentazioni di ciascun momento.

Allo Spazio Rossellini, polo culturale Internazionale multidisciplinare della Regione Lazio, da domenica 14 febbraio alle 18.30, va in scena la rassegna La fiaba sul comò promossa da ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio: quattro appuntamenti in prima assoluta con quattro fiabe trasmesse in streaming sulla piattaforma ATCL Magazine (nella sezione Live), ognuno dedicato a un racconto diverso, che vedrà protagonisti un narratore/narratrice insieme al Teatrino dei burattini.

Il programma si apre il 14 febbraio con Jack e il fagiolo magico con Giulio Della Monica, per proseguire il 21 con Il gatto con gli stivali con Eva Gaudenzi, il 28 con I vestiti nuovi dell’imperatore con Alice Spisa e concludersi il 7 marzo con I musicanti di Brema con Emanuela Belmonte.

La rassegna ideata da Katia Caselli, coordinatrice artistico-progettuale dello Spazio Rossellini, nasce appositamente per questa occasione; il lavoro di adattamento di tutti i testi è realizzato da Emanuele Avallone, il teatrino dei burattini da Daniele Spadaro, le musiche originali sono composte da Emanuela Belmonte. Tutte le fiabe sono nuove produzioni.

JACK E IL FAGIOLO MAGICO

(prima assoluta)

con Chien Barbu Mal Rasè e La Compagnia La Settimana Dopo

Adattamento drammaturgico Emanuele Avallone

Realizzazione Burattini e Oggetti di scena Daniele Spadaro

Musiche originali Emanuela Belmonte

con Giulio Della Monica

14 FEBBRAIO ORE 18.30

JACK E IL FAGIOLO MAGICO

con Chien Barbu Mal Rasè e La Compagnia La Settimana Dopo

Adattamento drammaturgico Emanuele Avallone

Realizzazione Burattini e Oggetti di scena Daniele Spadaro

Musiche originali Emanuela Belmonte

con Giulio Della Monica

Jack e il Fagiolo magico (o Jack e la pianta di fagioli) è un racconto appartenente alla cultura popolare inglese. Jack vive con sua mamma, in una casina di campagna, avendo come unico sostentamento il latte della mucca Bianchina. Un giorno Bianchina smette di dare latte. Decidono così di venderla al mercato. Jack scambia la mucca con un sacchetto di fagioli che, il venditore, gli assicura essere magici. La mamma, su tutte le furie, getta i fagioli dalla finestra. La notte un’enorme pianta cresce vicino alla casina, la pianta di fagioli arriva fin sopra le nuvole. Jack decide di arrampicarsi ed arriva a casa di una coppia di orchi. Derubandone le ricchezze riuscirà a sollevare la mamma e se stesso dalla miseria.

Il racconto ci invita ad affrontare, in maniera fantastica e giocosa, le fasi della vita, a partire dall’infanzia fino all’età adulta, attraverso allegorie e rappresentazioni di ciascun momento.

21 FEBBRAIO ORE 18.30

IL GATTO CON GLI STIVALI

con Chien Barbu Mal Rasè e La Compagnia La Settimana Dopo

Adattamento drammaturgico Emanuele Avallone

Realizzazione Burattini e Oggetti di scena Daniele Spadaro

Musiche originali Emanuela Belmonte

con Eva Gaudenzi

Il Gatto con gli stivali è una favola popolare molto antica, poi trascritta da C. Perrault nei suoi “racconti di mamma Oca”. Un mugnaio riceve, come unica eredità alla morte del padre, un gatto. Disperato, non intravedendo prospettive per il suo futuro, decide di mangiarsi il gatto e farsi uno scaldacollo col suo pelo. Il gatto, però, per non incorrere in questo crudele destino, chiede al padrone un paio di stivali ed un sacco, grazie ai quali, a suo dire, riuscirà a rendere ricco il mugnaio. Non avendo nulla da perdere, il mugnaio, accetta e, in effetti, grazie alla furbizia e all’inventiva del gatto, migliora la propria condizione.

La favola ci invita a riflettere sull’importanza dell’affidarsi totalmente all’altro, anche senza un apparente tornaconto personale. La fiducia, sembra dirci Perrault, ci ricompensa sempre.

28 FEBBRAIO ORE 18.30

I VESTITI NUOVI DELL’IMPERATORE

con Chien Barbu Mal Rasè e La Compagnia La Settimana Dopo

Adattamento drammaturgico Emanuele Avallone

Realizzazione Burattini e Oggetti di scena Daniele Spadaro

Musiche originali Emanuela Belmonte

con Alice Spisa

I vestiti nuovi dell’imperatore (o Gli abiti nuovi dell’imperatore) è una fiaba di Hans Christian Andersen, noto poeta e scrittore danese le cui famosissime opere sono ormai grandi classici della letteratura per l’infanzia. Un vanitoso imperatore, che si occupa soltanto dei suoi splendidi abiti, facendone continuo sfoggio, viene a sapere dell’arrivo, in città, di due tessitori capaci di cucire abiti di incredibile eleganza. I due, che sono in realtà dei truffatori, convincono tutti del magico potere delle loro creazioni: gli abiti da loro intessuti, infatti, risultano invisibili a chiunque non sia all’altezza del proprio incarico lavorativo o sia poco intelligente. I due si fanno dare stoffe, oro e cibo che nascondono nelle proprie borse, fingendo di lavorare al telaio per giorni. L’imperatore, curioso, manda i suoi ministri a verificare il lavoro; nessuno riesce a vedere la stoffa ma, non volendo denunciare agli altri la propria presunta incompetenza, tutti fingono di vedere gli incredibili ricami, compreso l’imperatore, il quale decide di indossare gli abiti nuovi, in realtà inesistenti, durante il corteo che attraversa l’intera città.

La fiaba è una divertente allegoria dell’importanza che viene data al prestigio sociale. Pur di non mettere in discussione le proprie capacità, si arriva a negare l’evidenza e a convincersi di ciò che non esiste.

7 MARZO ORE 18.30

I MUSICANTI DI BREMA

con Chien Barbu Mal Rasè e La Compagnia La Settimana Dopo

Adattamento drammaturgico Emanuele Avallone

Realizzazione Burattini e Oggetti di scena Daniele Spadaro

Musiche originali Emanuela Belmonte

con Emanuela Belmonte

I musicanti di Brema è una delle celebri fiabe dei Fratelli Grimm, autori tedeschi le cui storie non hanno bisogno di presentazioni essendo tra le fiabe più famose, più raccontate e più riadattate di sempre. Quattro animali, divenuti vecchi, non possono più assolvere alle loro funzioni nella vita di campagna; i loro padroni decidono di metterli quindi a morte. Non volendo incorrere in questo triste destino, si mettono in fuga. Tuttavia, non sapendo dove andare ed avendo saputo che a Brema cercano musicisti per la banda della città, decidono di provare ad entrare nella banda. Man mano che ciascuno incontra gli altri, sulla strada per Brema, si fanno coraggio e rinsaldando la convinzione che andare a Brema sia la miglior cosa per passare una felice vecchiaia. Durante la prima notte, dovendo dormire all’addiaccio e soffrendo il freddo, decidono di impaurire dei briganti che abitano una casina nel bosco per rubargli il giaciglio. Lo scherzo riesce così bene che i briganti terrorizzati non tornano più nella loro dimora e, i quattro animali, si trasferiscono nella casina, abbandonando il progetto di andare a Brema.

La fiaba ci invita a riflettere su numerosi aspetti della vita: dal riscatto della propria individualità a prescindere dal ruolo che ricopriamo, al rispetto degli animali; dal non vivere la vecchiaia come un’epoca di rassegnazione al coraggio nel domani; dall’importanza dell’amicizia all’importanza di non arrendersi mai.

SPAZIO ROSSELLINI – via della vasca navale 58 – Roma

INFO: tel: 345 2978091 / info@spaziorossellini.it / www.spaziorossellini.it

Piattaforma ATCL Magazine:

Pagina Facebook: www.facebook.com/spaziorossellini

Biglietto € 3 + d.p. su

di Ubaldo Marangio

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