K metro 0 – Washington – La nuova amministrazione del presidente Joe Biden ha riesaminato il progetto sul ritiro di parte delle truppe statunitensi stanziate in Germania, progetto già pianificato dalla precedente amministrazione di Donald Trump a giugno scorso. Infatti, nella giornata di ieri, il generale Tod Wolters, responsabile delle forze armate statunitensi in Europa,
K metro 0 – Washington – La nuova amministrazione del presidente Joe Biden ha riesaminato il progetto sul ritiro di parte delle truppe statunitensi stanziate in Germania, progetto già pianificato dalla precedente amministrazione di Donald Trump a giugno scorso.
Infatti, nella giornata di ieri, il generale Tod Wolters, responsabile delle forze armate statunitensi in Europa, aveva annunciato che i piani sarebbero stati sospesi.
La conferma arriva oggi da Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale di Joe Biden, il quale ha affermato che non ci sarà alcun ritiro delle truppe fino al completamento di una revisione approfondita dell’operazione. Solo dopo il riesame il nuovo Segretario alla Difesa, Lloyd Austin, prenderà una decisione in coordinamento con la Casa Bianca, riporta la ZDF.de.
Secondo la decisione di Trump a giugno scorso, circa 12.000 militari, un terzo dei 36.000 soldati dislocati in Germania sarebbero dovuti tornare negli Stati Uniti o essere ricollocati in altri paesi europei della NATO, ciò avrebbero interessato tre località in particolare: il Baden-Württemberg, la Baviera e la Renania-Palatinato.
Sia i democratici che i repubblicani hanno approvato, per il momento, che il ritiro massiccio pianificato da Trump dei soldati statunitensi dalla Germania sarà bloccato.
Il testo della legge indica che, per attenersi alla procedura, il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti deve fornire un rapporto al Congresso in cui dichiara se un tale ritiro sarebbe nell’interesse nazionale degli Stati Uniti. Il numero di soldati statunitensi di stanza nella Repubblica federale tedesca potrebbe solo allora scendere al di sotto del limite di 34.500, ma in una tempistica di 120 giorni dall’approvazione del ritiro.