K metro 0 – Roma – Una maggioranza non c’è, quindi il presidente della Camera Fico rimette il mandato nelle mani del capo dello Stato Mattarella che lancia un “appello a tutte le forze politiche” perché “conferiscano la fiducia ad un governo di alto profilo” e convoca Mario Draghi al Colle per oggi alle 12.
K metro 0 – Roma – Una maggioranza non c’è, quindi il presidente della Camera Fico rimette il mandato nelle mani del capo dello Stato Mattarella che lancia un “appello a tutte le forze politiche” perché “conferiscano la fiducia ad un governo di alto profilo” e convoca Mario Draghi al Colle per oggi alle 12. La svolta della giornata, che ha visto naufragare un Conte ter, e della crisi politica è arrivata in serata, informa l’Adnkronos.
“Avverto il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento, perché conferiscano la fiducia ad un governo di alto profilo che non debba identificarsi con alcuna formula politica. Conto quindi di conferire al più presto un incarico per formare un governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili”. Queste le parole del presidente della Repubblica Mattarella, dopo l’esito negativo del mandato esplorativo. Poi la convocazione per questa mattina a mezzogiorno al Quirinale dell’ex presidente della Bce Mario Draghi. “Dalle consultazioni al Quirinale era emersa come unica possibilità di governo a base politica quella della maggioranza che sosteneva il governo precedente. La verifica della sua concreta realizzazione ha dato esito negativo. Vi sono adesso due strade tra loro alternative. Dare immediatamente vita ad un nuovo governo adeguato a fronteggiare le gravi emergenze presenti: sanitaria, sociale, economica, finanziaria ovvero quella di immediate elezioni anticipate”, ha sottolineato Mattarella aggiungendo: “Le elezioni rappresentano un esercizio di democrazia. Di fronte a questa ipotesi, ho il dovere di porre in evidenza alcune circostanze che, oggi, devono far riflettere sulla opportunità di questa soluzione. Ho il dovere di sottolineare, come il lungo periodo di campagna elettorale -e la conseguente riduzione dell’attività di governo– coinciderebbe con un momento cruciale per le sorti dell’Italia”. “Entro il mese di aprile va presentato alla Commissione europea il piano per l’utilizzo dei grandi fondi europei; ed è fortemente auspicabile che questo avvenga prima di quella data di scadenza”, ha ricordato il capo dello Stato. E “ci troviamo nel pieno della pandemia”. “Va ricordato che le elezioni non consistono soltanto nel giorno in cui ci si reca a votare ma includono molte e complesse attività precedenti per formare e presentare le candidature. Inoltre la successiva campagna elettorale richiede –inevitabilmente– tanti incontri affollati, assemblee, comizi: nel ritmo frenetico elettorale è pressoché impossibile che si svolgano con i necessari distanziamenti. In altri Paesi in cui si è votato –obbligatoriamente, perché erano scadute le legislature dei Parlamenti o i mandati dei Presidenti– si è verificato un grave aumento dei contagi. Questo fa riflettere, pensando alle tante vittime che purtroppo continuiamo ogni giorno –anche oggi- a registrare”.