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Fincantieri, stop all’acquisizione dei Chantiers de l’Atlantique

Fincantieri, stop all’acquisizione dei Chantiers de l’Atlantique

K metro 0 – Adnkronos – Roma – Tramonta il progetto di acquisizione dei Chantiers de l’Atlantique da parte di Fincantieri. Dopo cinque proroghe l’accordo firmato dallo Stato francese, da Fincantieri e da Naval Group il 2 febbraio 2018 che prevedeva la cessione del 50% dei cantieri navali di Saint Nazaire (ex Stx France), alla

K metro 0 – Adnkronos – Roma – Tramonta il progetto di acquisizione dei Chantiers de l’Atlantique da parte di Fincantieri. Dopo cinque proroghe l’accordo firmato dallo Stato francese, da Fincantieri e da Naval Group il 2 febbraio 2018 che prevedeva la cessione del 50% dei cantieri navali di Saint Nazaire (ex Stx France), alla società italiana si concluderà il 31 gennaio 2021. E’ al termine della riunione telefonica di oggi tra il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli e il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, Margrethe Vestager che arriva lo stop definitivo all’operazione disegnata nel lontano 2017. Italia e Francia, infatti, hanno riconosciuto che il contesto attuale legato all’emergenza coronavirus e al suo impatto sul settore turistico “non consente di completare l’operazione prevista“.

Oltre all’emergenza Covid, a penalizzare l’operazione sono state le lungaggini di Bruxelles. Nonostante la Commissione Ue avesse aperto un esame approfondito sull’operazione il 30 ottobre 2019, Bruxelles non era riuscita ancora a raggiungere una posizione finale sulla transazione che probabilmente sarebbe stata condizionata a delle misure correttive. La Commissione Ue, infatti, “aveva espresso preoccupazioni sull’impatto di questa operazione sulla competitività”, ricordano in una nota congiunta il ministero dello Sviluppo economico e il ministero dell’Economia francese.

Le incertezze economiche legate all’emergenza Covid che pesano sui settori del turismo e in particolare sulla crocieristica, spiegano fonti del ministero dell’Economia francese, “hanno portato Parigi e Roma alla conclusione che le condizioni non erano più riunite per portare avanti questa operazione. E’ stato un lungo negoziato. I termini sono stati prorogati per ben cinque volte e questo testimonia dell’impegno messo dalle parti su questo dossier”. Nel corso della riunione di oggi “si è preso atto che le condizioni non erano più riunite e che non si poteva continuare ad andare avanti con delle proroghe”.

Da parte italiana si ritiene che è stato fatto tutto il possibile per portare in porto questa operazione. A fine dicembre Fincantieri aveva confermato di aver fornito alla Commissione Ue tutti gli elementi necessari per una valutazione: “Noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo e potevamo fare in termine di produzione di documentazione”, aveva spiegato la società.

In Francia non si dicono preoccupati per il futuro dei Chantiers de l’Atlantique e per queste mancate nozze con Fincantieri. “Lo Stato francese ha una quota importante dell’84,3%, l’11,7% è detenuto da Naval Group. Il livello degli ordini è alto, coprono i prossimi anni e ci fanno stare tranquilli. Ora si aprirà una riflessione per valutare le strategie future”, spiegano fonti da Bercy, il ministro dell’Economia transalpino. “Non c’è nessun tipo di urgenza, ora apriremo una riflessione e guarderemo a tutte le opzioni che sono sul tavolo”, sottolineano.

Il ministro Le Maire al termine della riunione telefonica con Patuanelli e Vestager ha avuto una riunione con i rappresentanti degli enti locali francesi e con il sindacato di Saint – Nazaire. In quella sede si è deciso di creare un gruppo di riflessione per valutare il futuro dei Cantieri e le migliori opzioni possibili per il futuro del cantiere di Saint-Nazaire. “C’erano state manifestazioni di interesse per i Cantieri che non erano state prese in considerazione perché eravamo impegnati con i nostri amici italiani. Ora vedremo se ci saranno manifestazioni di interesse ma non c’è la necessità di fare un’alleanza per fare un’alleanza”, spiegano da Bercy. Il futuro dei Chantiers de l’Atlantique dovrà comunque prendere in considerazione anche gli aspetti ambientali. “Siamo convinti che la strada del futuro siano delle navi meno inquinanti. Riflessioni su questo tema sono state già fatte e andranno avanti”, si sottolinea da Bercy.

Oggi, quindi, si conclude una lunga telenovela iniziata nel settembre del 2017 a Lione in occasione del vertice bilaterale Italia-Francia. Dalla firma dell’accordo di compravendita per l’acquisizione del 50% dei Chantiers de l’Atlantique firmato il 2 febbraio 2018 il mondo è cambiato profondamente.

Oltre al nodo di Bruxelles in questi mesi si erano aggiunte altre incognite oltralpe con il Senato francese che aveva manifestato preoccupazione sui livelli occupazionali dei cantieri locali e il rischio di un trasferimento di know-how alla Cina alla luce dalla joint-venture siglata tra Fincantieri e Cina State Shipbuilding Corporation. Su questo tema fonti del ministero dell’Economia francese non si sbilanciano: “E’ un tema che riguarda le attività industriali di Fincantieri. Lo Stato francese è sempre stato attento e sarà sempre attento alla protezione del know how dei Chantiers de l’Atlantique”.

Nonostante questo stop le cooperazioni tra Francia e Italia continuano nel campo navale. Come hanno ribadito oggi il ministero dell’Economia francese e il Mise, “Francia e Italia restano pienamente impegnate ad approfondire la loro cooperazione nel campo navale e della cantieristica, in linea con le conclusioni del 34° vertice franco-italiano del 2017. Il lancio, il 18 maggio 2020, a Chantiers de l’Atlantique, della costruzione della prima delle quattro Unità navali ausiliarie per il programma Flotlog per la Marina francese, la cui parte anteriore è affidata al cantiere Fincantieri di Castellammare di Stabia, testimonia la continua cooperazione tra i due Paesi e le due società. Inoltre, la joint venture Naviris tra Naval Group e Fincantieri è pienamente operativa da gennaio 2020 e sostenuta da Francia e Italia. Naviris ha iniziato attivamente a prospettare progetti di esportazione e ha lanciato progetti congiunti di R&T. La joint venture sta sviluppando anche progetti per entrambe le Marine Militari francese e italiana e per contesti più ampi, come lo sviluppo della Corvetta europea per pattugliamento sostenuta dalla Pesco”.

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