K metro 0 – New York – Secondo un rapporto delle Nazioni Unite lo scorso anno sono stati persi quattro volte più posti di lavoro a causa della pandemia rispetto alla parte peggiore della crisi finanziaria globale nel 2009. L’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) ha riferito che, l’effetto della pandemia di coronavirus è costata nel
K metro 0 – New York – Secondo un rapporto delle Nazioni Unite lo scorso anno sono stati persi quattro volte più posti di lavoro a causa della pandemia rispetto alla parte peggiore della crisi finanziaria globale nel 2009.
L’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) ha riferito che, l’effetto della pandemia di coronavirus è costata nel 2020 più di 250 milioni di impieghi (full-time) a livello mondiale e la disoccupazione è aumentata di 1,1 punti percentuali al 6,5%. Mentre le ore lavorative sono scese dell’8,8%, secondo quanto riferisce AP.
“Questa è stata la crisi più grave per il mondo del lavoro dalla grande depressione degli anni ’30. l’impatto è stato “molto preoccupante”, è di gran lunga maggiore di quello della “crisi finanziaria globale del 2009”, ha affermato il Direttore Generale dell’ILO Guy Ryder. Il tasso di occupazione è ora solo al 58% e l’8,3% dei redditi di lavoro – calcolato prima di prendere in considerazione le misure di sostegno – è andato perso. Si parla di 3.700 miliardi di dollari, pari al 4,5% del prodotto interno lordo (Pil) mondiale. La ricaduta è stata quasi equamente suddivisa tra riduzione dell’orario di lavoro e perdita di posti di lavoro senza precedenti, ha aggiunto.
L’agenzia ha osservato inoltre, che la maggior parte delle persone che hanno perso il lavoro hanno smesso del tutto di cercarne uno, probabilmente a causa delle restrizioni sulle attività che assumono come ristoranti, bar, negozi, hotel e altri servizi che dipendono dalle interazioni faccia a faccia.
Il rapporto ILO prevede una ripresa dei posti di lavoro nella seconda metà dell’anno. Ma ciò dipende da una riduzione dei contagi e dall’introduzione dei vaccini.