K metro 0 – Canberra – L’inno nazionale australiano è ufficialmente cambiata venerdì. Si tratta di una sola parola, ma di grande concetto: la parte che recitava “siamo giovani e liberi” è sostituita con “siamo uniti e liberi”. Lo ha annunciato il primo ministro Scott Morrison. “L’Australia come nazione moderna può essere relativamente giovane, ma
K metro 0 – Canberra – L’inno nazionale australiano è ufficialmente cambiata venerdì. Si tratta di una sola parola, ma di grande concetto: la parte che recitava “siamo giovani e liberi” è sostituita con “siamo uniti e liberi”. Lo ha annunciato il primo ministro Scott Morrison.
“L’Australia come nazione moderna può essere relativamente giovane, ma la storia del nostro paese è antica, così come le storie dei molti popoli delle Prime Nazioni di cui riconosciamo e rispettiamo giustamente lo spirito”, ha scritto Morrison nel quotidiano The Age alla vigilia di Capodanno.
“Cambiare” giovane e liberi “in “siamo uniti e liberi” non toglie nulla, ma credo che aggiunga molto”.
La modifica dell’inno nazionale era stata annunciata nei mesi scorsi con l’intento di dare maggior riconoscimento alla storia aborigena d’Australia, risalente a decine di migliaia di anni fa, ma è stato formalizzato dal premier a poche ore dal 2021.
Il testo dell’inno è stato spesso criticato perché non rappresenta gli indigeni australiani e celebra invece il periodo coloniale. In particolare, Advance Australia Fair parla di un popolo “giovane”, escludendo quindi la storia delle popolazioni indigene – che popolano le terre australiane da almeno 60mila anni –, e “libero”, quando ancora oggi il razzismo e le discriminazioni sono un enorme problema per gli aborigeni, soprattutto in alcuni stati.
L’Australia è un paese che sta ancora facendo i conti con il suo passato coloniale e la disuguaglianza. Secondo dati ufficiali, i figli di aborigeni hanno un 50% di rischio in più di morire prima dei 5 anni rispetto a quelli del resto della popolazione.