K metro 0 – Roma – L’anno che si sta per concludere è stato per tutti drammatico. Finalmente, è finito diranno in molti. L’obiettivo del nuovo anno non dovrebbe essere quello di avere un nuovo anno. Piuttosto, dovremmo avere una consapevolezza che il virus ha accentuato povertà, disuguaglianza, discriminazione; la distruzione del nostro ambiente naturale
K metro 0 – Roma – L’anno che si sta per concludere è stato per tutti drammatico. Finalmente, è finito diranno in molti. L’obiettivo del nuovo anno non dovrebbe essere quello di avere un nuovo anno. Piuttosto, dovremmo avere una consapevolezza che il virus ha accentuato povertà, disuguaglianza, discriminazione; la distruzione del nostro ambiente naturale e le lacune nella tutela dei diritti umani hanno creato fragilità enormi nelle nostre società.
Chi avrebbe mai immaginato di dovere affrontare una pandemia con una corsa per realizzare e distribuire i vaccini, fra interessi economici, giustizia sociale e manovre politiche delle classi dirigenti nei diversi Paesi? Chi avrebbe mai pensato che negli Stati Uniti, a un mese e mezzo dalle elezioni presidenziali, si dovesse ancora attendere – a fronte dell’ufficialità accertata e proclamata della vittoria del candidato democratico Joe Biden?
Chi avrebbe mai sognato di sentir soffiare venti di guerra così forti nel Mediterraneo?
Un anno passato con paura, disperazione ma anche fede, sorrisi e coraggio.
Le domande retoriche sono tante, si potrebbe anche ricordare l’evoluzione della Brexit, con il premier inglese che racconta al suo popolo del “più grande accordo di libero scambio mai realizzato”, dove le merci saranno vendute senza tariffe e quote, con le imprese inglesi che potranno esportare di più.
Poi, c’è il tema dei migranti. Dall’inizio dell’anno, circa 3.174 persone sono morte lungo le rotte migratorie mondiali, nonostante le restrizioni ai movimenti, imposte con alterna efficacia dalla pandemia da coronavirus.
Un anno horribilis, insomma, dove alla pandemia si sono aggiunti: il terrorismo, dall’ Europa alla Nuova Zelanda; l’esplosione di Beirut; la crisi libica; le proteste “black lives matter” negli USA; le proteste democratiche di Hong Kong e Minsk. Questi avvenimenti, insieme ad altri eventi che non abbiamo menzionato come la questione del clima e del dialogo tra i popoli, hanno portato a confrontarci con drammatiche e nuove sfide, con dei cambiamenti epocali cui ci siamo dovuti imbattere, prima, e adeguare, poi. Abbiamo riscoperto il significato di resilienza e siamo stati chiamati a riflettere su valori importanti, forse spesso dimenticati, come la solidarietà.
Fra tante difficoltà, noi di Kmetro0 siamo riusciti ugualmente, nel nostro piccolo, a documentare eventi ed a realizzare servizi giornalistici, che riteniamo di livello- innanzi tutto- in virtù dei riscontri ricevuti dai Lettori ed, a seguire, grazie al contributo di una squadra che crede nell’informazione quale pilastro fondamentale della democrazia.
Alessandro Cardulli era uno di loro, una voce critica, intelligente, costruttiva, un maestro nell’arte della notizia, della interpretazione dei fatti; era soprattutto un fratello, un amico, un compagno per tutti noi, e tale continuerà ad essere in ideale presenza, tra coloro che lo hanno conosciuto ed apprezzato.
Ci siamo avventurati nell’impresa di un nuovo giornale-malgrado una certa disaffezione del pubblico a siffatto mezzo di comunicazione-con dedizione ed entusiasmo da parte di molti redattori, che ringrazio uno ad uno. Vogliamo esprimere anche un ringraziamento speciale all’agenzia stampa Adnkronos. Possiamo dire, a nome di tutta la redazione, che kmetro0 cresce, portando con sé una maggiore partecipazione dei lettori e un crescente livello di autorevolezza.
Speriamo di poter corrispondere sempre alle aspettative di coloro che hanno creduto in noi e ci hanno sostenuti in questa entusiasmante avventura, nella quale confidiamo di avere sempre un maggior numero di “compagni di viaggio”, con nuovi lettori e sostenitori.
Quando sarà “passata a nuttata” -per dirla con Eduardo De Filippo – di questa pandemia, con rinnovato entusiasmo e fidente ottimismo continueremo nel cammino intrapreso, per una informazione assolutamente libera e quindi affidabile.
Infine, vogliamo condividere con Voi l’augurio di un felice anno nuovo, con la speranza che l’Italia, l’Europa e il mondo intero possano uscire dalla crisi nel modo migliore, auspicando lo spirito di un nuovo “dopoguerra”. Il 31 dicembre, alle ore 23:59:58, l’intera umanità spera in un anno migliore.
Questa è la nuova sfida che affronteremo anche noi della famiglia di Kmetro0, che auspichiamo sempre più grande, ed è con questo sentimento che rivolgiamo a tutti gli Amici lettori gli auguri più cari per un sereno 2021.
Nizar Ramadan
Editore
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