K metro 0 – Hong kong – Un adolescente di Hong Kong oggi è stato condannato a quattro mesi per aver insultato la bandiera nazionale cinese. Si tratta di Tony Chung, che da nove anni guidava un gruppo pro-democrazia ormai sciolto. Il giovane sarà in attesa di giudizio per l’accusa di secessione, che potrebbe fargli avere
K metro 0 – Hong kong – Un adolescente di Hong Kong oggi è stato condannato a quattro mesi per aver insultato la bandiera nazionale cinese. Si tratta di Tony Chung, che da nove anni guidava un gruppo pro-democrazia ormai sciolto.
Il giovane sarà in attesa di giudizio per l’accusa di secessione, che potrebbe fargli avere l’ergastolo secondo quanto previsto dalla legge sulla sicurezza nazionale che Pechino ha imposto a Hong Kong il 30 giugno.
Chung è stato arrestato dalla polizia in borghese di fronte al consolato degli Stati Uniti alla fine di ottobre e da allora è stato trattenuto in custodia cautelare. L’attivista Chung rappresenta la prima figura politica pubblica perseguitata dalla nuova legge sulla sicurezza, condannato a tre mesi per aver insultato la bandiera nazionale e l’assemblea illegale. Secondo quanto riporta France24, l’adolescente sta affrontando altre accuse: riciclaggio di denaro e cospirazione per la pubblicazione di contenuti sovversivi.
Intanto, un numero crescente di attivisti a favore della democrazia è fuggito da Hong Kong da quando Pechino ha intensificato il giro di vite sulle proteste della città contro il dominio autoritario della Cina.
Domenica scorsa, la tv di Stato cinese CGTN ha riferito che la polizia di Hong Kong aveva messo 30 persone, che attualmente non si trovano a Hong Kong, nella sua lista di ricercati per sospetto di violazione della legge sulla sicurezza nazionale, compresi gli attivisti autoesiliati Ted Hui e Baggio Leung.
Altri attivisti rimasti ad Hong Kong o sono stati incarcerati come Joshua Wong e Agnes Chow o vengono arrestati per accuse multiple.