K metro 0 – Madrid – Ancora incerto il futuro del confine di Gibilterra, conteso tra Spagna e Gran Bretagna in attesa di colloqui diretti tra i due Paesi. Durante i colloqui sulla Brexit, la Spagna ha insistito sul fatto che vuole avere potere sul futuro di Gibilterra. Gibilterra, una colonia britannica che sporge dalla
K metro 0 – Madrid – Ancora incerto il futuro del confine di Gibilterra, conteso tra Spagna e Gran Bretagna in attesa di colloqui diretti tra i due Paesi. Durante i colloqui sulla Brexit, la Spagna ha insistito sul fatto che vuole avere potere sul futuro di Gibilterra.
Gibilterra, una colonia britannica che sporge dalla punta meridionale della terraferma spagnola, non è stata inclusa nell’accordo commerciale sulla Brexit tra l’Unione Europea e il Regno Unito per riorganizzare le relazioni commerciali. Il termine per decidere su Gibilterra rimane il 1° gennaio, quando scadrà un periodo transitorio che regola la frontiera tra Gibilterra e la Spagna. Se non si raggiunge un accordo, vi sono seri dubbi sul fatto che le dure regole di frontiera causerebbero disagi ai lavoratori, ai turisti e ai principali collegamenti commerciali tra le due parti.
La Spagna è riuscita a convincere l’UE a separare la questione di Gibilterra dai maggiori negoziati sulla Brexit, il che significa che Madrid sta gestendo tutti i colloqui direttamente con i suoi omologhi di Gibilterra e Londra. Giovedì il ministro degli Esteri spagnolo Arancha González Laya ha dichiarato, secondo quanto riferisce AP, che, se non si raggiungerà un accordo, teme anche lì lunghe file di camionisti bloccati come nel canale della Manica la scorsa settimana.
“Non abbiamo molto tempo e le scene di caos del Regno Unito devono ricordarci che dobbiamo continuare a lavorare per raggiungere un accordo su Gibilterra”, ha affermato González Laya all’emittente statale spagnola RTVE. “Gli spagnoli ne vogliono uno, il popolo di Gibilterra ne vuole uno, ora anche il Regno Unito deve desiderarne uno. E’ necessaria la volontà politica”.
“Nessuna delle due parti rinuncerà alle sue pretese di sovranità, ma dobbiamo accantonarlo per raggiungere un accordo che renda la vita più facile a coloro che vivono su entrambi i lati del confine”, ha detto González Laya.
Il primo ministro di Gibilterra Fabian Picardo ha affermato che l’accordo commerciale post-Brexit “è un enorme sollievo date le potenziali difficoltà che una Brexit senza accordo potrebbe aver creato per il Regno Unito e l’Unione europea”. Ma ha aggiunto che il suo territorio è ancora a rischio.
“Continuiamo a lavorare, mano nella mano con il Regno Unito, per finalizzare i negoziati con la Spagna sull’accordo per un trattato proposto tra l’UE e il Regno Unito in relazione a Gibilterra”, ha aggiunto. Ogni giorno circa 15.000 lavoratori attraversano il confine. Senza un’intesa, attraversare la frontiera potrebbe essere più difficile, il che potrebbe causare lunghe code per i pendolari e notevoli disagi economici.
Picardo ha recentemente detto alla radio spagnola Cadena SER che “un accordo alla maniera di Schengen sarebbe un risultato positivo” per facilitare i 30 milioni di valichi di frontiera annuali tra Gibilterra e la Spagna.
Qualsiasi tentativo da parte della Spagna di erodere o addirittura porre fine al controllo britannico del territorio ha sollevato le critiche dei conservatori, incluso l’ex leader Iain Duncan Smith, che combatteranno duramente per impedire al Regno Unito di dare qualsiasi concessione.
Il governo del primo ministro britannico Boris Johnson ha anche dichiarato di essere impegnato a trovare una soluzione che includa quella di “garantire la fluidità delle frontiere, che è chiaramente nell’interesse delle comunità che vivono da entrambe le parti”.