K metro 0 – Bruxelles – Il Parlamento europeo ha approvato ieri il bilancio pluriennale UE per il periodo 2021-2027, il regolamento che condiziona accesso ai fondi al rispetto dello stato di diritto e una tabella di marcia vincolante per l’introduzione di nuove entrate per bilancio UE. Il europarlamento avrà potere di scrutinio democratico su
K metro 0 – Bruxelles – Il Parlamento europeo ha approvato ieri il bilancio pluriennale UE per il periodo 2021-2027, il regolamento che condiziona accesso ai fondi al rispetto dello stato di diritto e una tabella di marcia vincolante per l’introduzione di nuove entrate per bilancio UE. Il europarlamento avrà potere di scrutinio democratico su come saranno spesi i fondi del Recovery.
Intanto, il Parlamento europeo ha ottenuto nei negoziati 15 miliardi in più per 10 programmi faro nei prossimi sette anni, tra cui: Erasmus+, Horizon, Europa Creativa, EU4Health, Salute, InvestEU. Inoltre il 30% dei fondi saranno destinati al clima. Il testo sul bilancio a lungo termine dell’UE è stato approvato con 548 voti favorevoli, 81contrari e 66 astensioni.
Per quanto riguarda la spesa dei fondi del NextGenerationEU, il Parlamento ha garantito l’occorrenza di incontri regolari tra le tre istituzioni per valutare l’attuazione dei fondi messi a disposizione, sulla base giuridica dell’Art. 122. Questi fondi eccezionali, forniti al di fuori del bilancio regolare per il rilancio dell’economia pesantemente colpita dalla pandemia, dovranno essere spesi in modo trasparente e il Parlamento, insieme al Consiglio, verificherà ogni scostamento dai piani nazionali precedentemente concordati.
Lo strumento di ripresa si basa su un articolo del trattato UE (art. 122 del TFUE) che non prevede in principio alcun ruolo per il Parlamento europeo. I negoziatori del PE hanno quindi ottenuto una nuova procedura, instaurando un “dialogo costruttivo” tra Parlamento e Consiglio. Una volta che la Commissione avrà valutato le implicazioni di bilancio di ogni nuovo atto giuridico proposto sulla base dell’articolo 122, il dialogo tra Parlamento e Consiglio avrà inizio.
Il Consiglio dell’UE deve approvare formalmente il regolamento QFP e l’accordo interistituzionale, che saranno poi pubblicati nella Gazzetta ufficiale UE ed entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio.