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Paesi Bassi: ambientalisti, chiedono fine delle emissioni alla Corte olandese

Paesi Bassi: ambientalisti, chiedono fine delle emissioni alla Corte olandese

K metro 0 – Amsterdam – Gli attivisti ambientali hanno portato la Royal Dutch Shell in tribunale oggi, poiché chiedono che l’azienda energetica riduca drasticamente la produzione di petrolio e gas per limitare i suoi effetti sul cambiamento climatico. Sette gruppi di attivisti, tra cui Greenpeace e Friends of the Earth Netherlands, hanno intentato una

K metro 0 – Amsterdam – Gli attivisti ambientali hanno portato la Royal Dutch Shell in tribunale oggi, poiché chiedono che l’azienda energetica riduca drasticamente la produzione di petrolio e gas per limitare i suoi effetti sul cambiamento climatico.

Sette gruppi di attivisti, tra cui Greenpeace e Friends of the Earth Netherlands, hanno intentato una causa nei Paesi Bassi nell’aprile dello scorso anno per conto di oltre 17.000 cittadini olandesi che affermano che la l’azienda petrolifera sta minacciando i diritti umani e continua a investire miliardi nella produzione di combustibili fossili.

Secondo quanto riporta Reuters gli attivisti chiedono nello specifico che Shell riduca le sue emissioni di gas serra quasi della metà entro il 2030 e a zero entro il 2050. Questo costringerebbe effettivamente l’azienda anglo-olandese a dirigere i suoi investimenti verso fonti di energia sostenibili. Shell ha ripetutamente affermato di essere d’accordo sul fatto che fosse necessaria un’azione per combattere il cambiamento climatico, ma che questo caso giudiziario non sarebbe stato d’aiuto. In una nota la società ha affermato: “Ciò che accelererà la transizione energetica è una politica efficace, investimenti in tecnologia e cambiamento del comportamento dei clienti. Niente di tutto ciò sarà raggiunto con questa azione giudiziaria”.

I querelanti affermano che Shell deve assumersi le proprie responsabilità, poiché è pienamente consapevole degli effetti dannosi che i combustibili fossili hanno sul cambiamento climatico.

Negli ultimi anni Shell ha aumentato gli investimenti in biocarburanti, idrogeno ed energia eolica e ha promesso di ridurre le emissioni di carbonio del 30% entro il 2035, rispetto ai livelli del 2016, e del 65% nel 2050.

I gruppi verdi chiedono almeno una riduzione del 45% entro il 2030, rispetto all’inquinamento causato nel 2019, come passo verso una produzione a impatto zero.

Intanto, il tribunale distrettuale dell’Aia, dove ha sede Shell, ha programmato quattro giorni di udienze sul caso a dicembre. Non è ancora chiaro quando il tribunale prenderà una decisione.

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