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Grecia: trattative per il rilascio dei marinai greci rapiti in Nigeria

Grecia: trattative per il rilascio dei marinai greci rapiti in Nigeria

K metro 0 – Atene – Tre dei cinque membri dell’equipaggio della nave da rifornimento Stelios K, battente bandiera togolese, sono stati rapiti il 16 novembre scorso al largo della Nigeria, riferiscono le autorità greche. Secondo il Ministero della Navigazione di Atene, i pirati hanno preso in ostaggio il capitano e due marinai dei cinque

K metro 0 – Atene – Tre dei cinque membri dell’equipaggio della nave da rifornimento Stelios K, battente bandiera togolese, sono stati rapiti il 16 novembre scorso al largo della Nigeria, riferiscono le autorità greche.

Secondo il Ministero della Navigazione di Atene, i pirati hanno preso in ostaggio il capitano e due marinai dei cinque che appartengono all’equipaggio. I due superstiti hanno condotto la nave in un porto sicuro a Lagos.

Secondo quanto riferisce la stampa greca, sono in corso contatti locali con i pirati per ottenere il rilascio dei tre marinai rapiti. La notizia positiva della quale dispongono le autorità greche è che tutti i cinque marinai godono di buona salute.

L’Unione panellenica dei marinai mercantili (PENEN) lamenta, in una dichiarazione pubblica, che i parenti degli ostaggi non sono ancora riusciti a contattare i propri cari ed ha aggiunto di aver avviato le trattative per la liberazione del capitano e di due membri dell’equipaggio, tenendo informate le famiglie sullo stato dei negoziati con i pirati.

Nel suo annuncio, PENEN sottolinea anche che “il gruppo armato che ha rapito l’equipaggio si aspetta un riscatto per il rilascio degli ostaggi”.

Si tratta del 23esimo rapimento nel Golfo di Guinea quest’anno, per un totale di 118 persone rapite, secondo la compagnia britannica Dryad Global, specializzata in sicurezza marittima. Di conseguenza la stessa PENEN ha invitato il ministro della Marina Mercantile Giannis Plakiotakis “a prendere l’iniziativa sia a livello marittimo internazionale che con i governi dei paesi in cui si verificano gli attacchi, in modo che il problema possa essere affrontato nel modo più efficace possibile e proteggere così la vita di tutti i navigatori, greci e stranieri, che gestiscono spedizioni greche ed internazionali”.

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Daniele Marrone
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