K metro 0 – Minsk – Oggi migliaia di persone si sono riunite fuori da una chiesa a Minsk per celebrare il funerale di Roman Bondarenko un giovane manifestante bielorusso che ha perso la libertà. Tutti insieme, in silenzia hanno alzato le braccia in aria tenendo in alto i fiori: la folla, con indosso le
K metro 0 – Minsk – Oggi migliaia di persone si sono riunite fuori da una chiesa a Minsk per celebrare il funerale di Roman Bondarenko un giovane manifestante bielorusso che ha perso la libertà. Tutti insieme, in silenzia hanno alzato le braccia in aria tenendo in alto i fiori: la folla, con indosso le maschere, ha cantato “Esco”, le ultime parole scritte e conosciute di Bondarenko e hanno gridato lunga vita alla Bielorussia. Applausi e commozione da parte del popolo mentre la bara veniva portata fuori dalla chiesa.
La morte del 31enne Roman Bondarenko è diventata il simbolo delle proteste di massa contro il presidente Alexander Lukashenko. Bondarenko è morto in ospedale la scorsa settimana dopo un violento pestaggio da parte delle forze di sicurezza, secondo quanto raccontano i manifestanti.
Reuters riferisce che il ministero dell’Interno ha negato ogni responsabilità. La morte è stata condannata dall’Unione Europea che giovedì ha annunciato l’arrivo di nuove sanzioni contro Minsk in risposta alla repressione statale contro i manifestanti.
I suoi avversari accusano Lukashenko di aver manipolato le elezioni per estendere la sua presa al potere.
Questa settimana le autorità hanno arrestato un medico che ha divulgato ai media un rapporto medico sulla morte di Bondarenko. Il rapporto ha mostrato che non c’era alcol nel sangue della vittima, mettendo in dubbio l’affermazione del governo che Bondarenko era ubriaco ed è morto in una rissa con i civili.
L’ufficio del procuratore generale ha aperto un’indagine penale sul medico per aver rivelato segreti, diffuso false informazioni e alimentato tensioni nella società, anche un giornalista che ha pubblicato il rapporto è stato arrestato.
L’UE ha già imposto divieti di viaggio e congelamento dei beni a quasi 50 dirigenti bielorussi. Le nuove sanzioni dovrebbero colpire alti funzionari e anche entità che finanziano Lukashenko e il suo governo.
Gli esperti dei diritti umani delle Nazioni Unite hanno affermato ieri di essere gravemente preoccupati per l’aumento delle segnalazioni di detenzioni di massa, intimidazioni e torture. Hanno invitato le autorità bielorusse a indagare sull’uso eccessivo della forza e sulle ritorsioni illegali durante le proteste pacifiche.