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Onu, metà della popolazione mondiale, vive senza servizi igienici

Onu, metà della popolazione mondiale, vive senza servizi igienici

K metro 0 – New York – Nonostante i grandi progressi nella tecnologia, nella scienza e nell’industria, milioni di persone in tutto il mondo non hanno ancora accesso ai servizi igienici. Il tema di quest’anno della Giornata Mondiale è l’igiene sostenibile e il cambiamento climatico, lo scopo è di affrontare la crisi sanitaria globale e

K metro 0 – New York – Nonostante i grandi progressi nella tecnologia, nella scienza e nell’industria, milioni di persone in tutto il mondo non hanno ancora accesso ai servizi igienici. Il tema di quest’anno della Giornata Mondiale è l’igiene sostenibile e il cambiamento climatico, lo scopo è di affrontare la crisi sanitaria globale e contribuire a raggiungere l’obiettivo di sviluppo sostenibile numero 6, che promette servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030.

Intanto, la metà della popolazione mondiale, 4,2 miliardi di persone, vive senza servizi igienici. Il 40%, circa tre miliardi di persone, non ha in casa neppure un lavandino per lavarsi le mani con acqua e sapone. Inoltre, sono “297 mila i bambini di meno di 5 anni che ogni anno muoiono di diarrea per aver bevuto acqua non potabile”, che vivono in luoghi dove per l’igiene manca tutto. Ma non è solo questo: a livello globale, l’80% delle acque reflue generate dalla società ritorna all’ecosistema senza essere trattata o riutilizzata.

Le stime dell’Onu avvertono che entro il 2050, fino a 5,7 miliardi di persone potrebbero vivere in aree in cui l’acqua è scarsa almeno un mese all’anno. Per questo, specialmente in tempi di pandemia, World Toilet Day 2020, la Giornata mondiale celebrata dalle Nazioni Unite ha un particolare significato e vuole ricordare che manca davvero poco tempo per raggiungere l’obiettivo di sviluppo sostenibile che prevede acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030.

Da canto sua, l’Organizzazione mondiale della sanità ha richiamato l’attenzione sul pericolo rappresentato da inondazioni, siccità e innalzamento del livello del mare per i sistemi igienico-sanitari, compresi i servizi igienici, le fosse infetti compreso gli impianti di trattamento.

“Tutti devono disporre di servizi igienico-sanitari sostenibili in grado di resistere ai cambiamenti climatici e mantenere le comunità sane e funzionanti”, ha dichiarato l’organismo online.

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