K metro 0 – Rabat – L’esercito marocchino, riferisce AP, è intervenuto in una zona di confine pattugliata dalle Nazioni Unite nel contesto del conteso Sahara occidentale per sgomberare una strada chiave che, a quanto sembra, sarebbe stata bloccata per settimane dai sostenitori del Fronte indipendentista Polisario, movimento di resistenza creato per combattere il potere
K metro 0 – Rabat – L’esercito marocchino, riferisce AP, è intervenuto in una zona di confine pattugliata dalle Nazioni Unite nel contesto del conteso Sahara occidentale per sgomberare una strada chiave che, a quanto sembra, sarebbe stata bloccata per settimane dai sostenitori del Fronte indipendentista Polisario, movimento di resistenza creato per combattere il potere coloniale spagnolo e riconosciuto, dal 1979, dalle Nazioni Unite legittimo rappresentante del Popolo del Sahara Occidentale.
Lo Stato maggiore delle forze armate reali marocchine oggi ha riferito in una dichiarazione che è stato istituito un cordone di sicurezza, durante la notte scorsa, nella zona cuscinetto di Guerguerat al confine meridionale del Sahara occidentale con la Mauritania, al fine di garantire il flusso di merci e persone.
Inoltre sarebbero intervenuti perché circa 60 persone sotto la supervisione del Polisario stavano bloccando una strada che collegava il Marocco alla Mauritania, definendola un’operazione non offensiva che avrebbe comportato l’uso delle armi solo in caso di autodifesa.
Il ministero degli Esteri marocchino ha asserito che la strada è bloccata oramai da più di tre settimane. Al momento non è arrivato nessun commento da parte della Commissione europea e dell’ONU, che dispone di forze di pace nella zona cuscinetto di Guerguerat.
Il mese scorso, alla vigilia del 45esimo anniversario dell’Accordo tripartito di Madrid e a 29 anni dall’ultimo “cessate il fuoco”, il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha prorogato per un altro anno il mandato della missione di mantenimento della pace, nota come MINURSO. Il Fronte Polisario, sostenuto dall’Algeria, e il Governo Saharawi hanno criticato la risoluzione, definendola inaccettabile, come riporta focusonafrica.info.
Inoltre hanno comunicato che ritengono il Regno del Marocco responsabile di tutte le pericolose conseguenze di questo attacco alla stabilità dell’intera regione, aggiungendo che la pace tra i due popoli è da decenni a rischio a causa del mancato referendum di autodeterminazione previsto dal Piano di Pace del 1991 sotto l’egida delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana.