K metro 0 – Addis Abeba – La fabbrica del gruppo Calzedonia nella regione etiopica del Tigray, dove è in corso un conflitto armato fra il governo centrale e le autorità locali, ha sospeso per il momento la produzione. Lo ha detto all’Adnkronos il responsabile della sicurezza del gruppo, Fabio Comini. La fabbrica di produzione tessile-abbigliamento, “che
K metro 0 – Addis Abeba – La fabbrica del gruppo Calzedonia nella regione etiopica del Tigray, dove è in corso un conflitto armato fra il governo centrale e le autorità locali, ha sospeso per il momento la produzione. Lo ha detto all’Adnkronos il responsabile della sicurezza del gruppo, Fabio Comini.
La fabbrica di produzione tessile-abbigliamento, “che impiega circa 2.000 lavoratori etiopi ed alcuni cittadini italiani”, si trova “a qualche chilometro dall’aeroporto della capitale della regione del Tigray, Macallé, non sappiamo se siano in corso scontri nell’area”, ha spiegato Comini. “La produzione è al momento sospesa anche per mancanza di energia elettrica, non possiamo fare previsioni di ripresa al momento”, ha aggiunto.
“Fin dalla mattina di mercoledì 4 novembre siamo entrati in contatto con l’Unità di Crisi del ministero degli Esteri e con la nostra ambasciata di Addis Abeba per gestire tutte le criticità sul campo, ottenendo immediata e massima assistenza, assistenza che sta proseguendo in questi giorni in modo continuativo ed estremamente professionale”, ha dichiarato Comini, riferendosi all’inizio della crisi.
“Da parte italiana abbiamo la massima assistenza e collaborazione, lavoriamo a stretto contatto e ci sentiamo più volte al giorno – ha riferito Comini – I cittadini italiani sono sei, di cui cinque dipendenti oltre ad un tecnico esterno, più un cittadino dello Sri Lanka, comunichiamo fin dal primo giorno con i loro familiari e contiamo di poterli evacuare con l’aiuto delle nostre Autorità appena le condizioni di sicurezza sul terreno lo consentiranno, confidiamo nei prossimi giorni“.