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Finlandia: 40.000 le vittime degli hacker; legge al vaglio

Finlandia: 40.000 le vittime degli hacker; legge al vaglio

K metro 0 – Helsinki – Il governo finlandese ha annunciato ieri di voler varare una legislazione che consentirebbe ai cittadini di modificare i propri codici di identità personale (ID) in caso di gravi violazioni dei dati, in modo da poter evitare eventuali furti di identità. Il governo ha accolto tale proposta per soddisfare le

K metro 0 – Helsinki – Il governo finlandese ha annunciato ieri di voler varare una legislazione che consentirebbe ai cittadini di modificare i propri codici di identità personale (ID) in caso di gravi violazioni dei dati, in modo da poter evitare eventuali furti di identità.

Il governo ha accolto tale proposta per soddisfare le richieste di quelle migliaia di cittadini le cui informazioni personali sono state rubate durante l’attacco hacker ai danni di un centro privato di psicoterapia collegato al servizio pubblico nazionale, che ha provocato la perdita dei dati personali di molteplici pazienti.

L’odierna legislazione finlandese prevede che i cittadini ricevano alla nascita un codice di identità personale che consenta loro di accedere alla maggior parte dei servizi pubblici e a numerosi servizi privati. Tale legge impone tuttavia dei rigidi criteri per il cambiamento del codice personale. La legislazione in fase di elaborazione renderebbe il processo leggermente più semplice. La Finlandia prevede inoltre di sviluppare una pagina web atta a segnalare eventuali sospetti di furto dei dati personali, tale da prevenire l’uso non autorizzato delle informazioni.

L’autorità giudiziaria finlandese stima che, nel 2018 e nel 2019, circa a 40.000 clienti della clinica di psicoterapia Vastaamo sarebbero stati vittime di due violazioni informatiche che avrebbero compromesso i loro dati personali. La clinica vanta diverse filiali in tutta la Finlandia e opera come stretto collaboratore del sistema sanitario nazionale.

Gli episodi di hacking, rivelati il ​​mese scorso, hanno reso pubbliche sull’anonima rete del dark web Tor almeno 300 cartelle cliniche contenenti nomi, codici di identità personali e informazioni di contatto.

I numerosi clienti della Vastaamo hanno ricevuto successivamente richieste di riscatto in cambio della riservatezza sulle proprie informazioni. Persino alla clinica Vastaamo è stato intimato dagli hacker di consegnare 450.000 euro in valuta Bitcoin.

La velocità e organizzazione degli hacker hanno sbalordito gli esperti di sicurezza informatica, i quali hanno sottolineato la portata della vicenda, che preoccuperebbe i loro colleghi internazionali.

Il National Bureau of Investigation ha dichiarato alla fine di ottobre di aver ricevuto un eccezionale numero di denunce, circa 15.000, presentate dalle vittime dell’attacco alla polizia. Mentre le indagini proseguono, si fanno pressanti le richieste di ammorbidimento della burocrazia nazionale riguardante il codice di identità personale. Secondo il politico Sirpa Paatero, oggi responsabile dei servizi elettronici del governo finlandese, “i lavori inizieranno immediatamente e le leggi saranno ultimate entro l’inizio del prossimo anno”.

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Daniele Marrone
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