K metro 0 – London – Le mine terrestri antiuomo rimanenti sulle Isole Falkland nell’Atlantico meridionale sono state eliminate, ha affermato oggi la Gran Bretagna, quasi 40 anni dopo che erano state deposte dalle forze argentine quando conquistarono il territorio britannico. L’ultima mina verrà fatta esplodere durante una celebrazione il 14 novembre.

Reuters riferisce che il Ministero degli Esteri britannico ha dichiarato: “la rimozione delle mine significa che il Regno Unito ha adempiuto ai suoi obblighi stabiliti dalla Convenzione per la messa al bando delle mine antiuomo”, aggiungendo che le stesse ora non sono più presenti in nessuna parte sul suolo britannico.

Wendy Morton, ministro per il vicinato europeo e le Americhe presso l’Ufficio per gli affari esteri, il Commonwealth e lo sviluppo del Regno Unito ha affermato: “Questo è un enorme risultato per le isole e dobbiamo rendere omaggio al brillante team di operatori che mettono a rischio le loro vite quotidianamente rimuovendo e distruggendo le mine terrestri per rendere sicure le Falkland”.

“Il nostro impegno per liberare il mondo dalle mine terrestri mortali non si esaurisce con la libertà dalle mine nei nostri territori. Ulteriori 36 milioni di sterline di finanziamenti britannici consentiranno ai progetti di sminamento in tutto il mondo di continuare, proteggendo vite civili innocenti”.

Le Isole Falkland (Falkland Islands) sono un arcipelago sperduto nell’Atlantico del Sud. Con il territorio scosceso e le coste ricche di promontori, le centinaia di isole e isolette ospitano allevamenti di pecore e un’ampia varietà di uccelli. La capitale, Stanley, si trova a East Falkland, l’isola più grande. Qui si trova anche il Museo delle Isole Falkland, con le gallerie dedicate alle esplorazioni marine, alla storia naturale e alla guerra che interessò le Falkland nel 1982.

Nel frattempo, il balzo dei decessi legati alla pandemia di Covid nel Regno Unito, dove nelle ultime 24 ore si sono registrate 532 vittime, il dato più alto dalla scorsa metà di maggio. Ieri i decessi annunciati dal governo erano stati 194. Il bilancio nel Regno Unito dall’inizio dell’emergenza sanitaria sale così a 49.770 morti.