K metro 0 – Melbourne – Lo stato australiano del Victoria ha segnalato oggi il suo ottavo giorno consecutivo senza nuovi casi di virus o decessi, in vista di un graduale ritorno alla vita normale, ai viaggi fuori Melbourne e alla ripresa dei voli per la vicina Nuova Zelanda. Il premier del Victoria Daniel Andrews
K metro 0 – Melbourne – Lo stato australiano del Victoria ha segnalato oggi il suo ottavo giorno consecutivo senza nuovi casi di virus o decessi, in vista di un graduale ritorno alla vita normale, ai viaggi fuori Melbourne e alla ripresa dei voli per la vicina Nuova Zelanda.
Il premier del Victoria Daniel Andrews dovrebbe annunciare domani una ulteriore distensione delle regole, inclusa la rimozione del cosiddetto “anello d’acciaio” di Melbourne e di conseguenza i residenti della città potranno viaggiare in tutto lo stato.
La libertà di viaggio dovrebbe espandersi di nuovo quando il confine con lo stato del New South Wales riaprirà ai vittoriani il 23 novembre.
Andrews ha asserito che “saranno grandi passi che ci porteranno molto più vicini alla normalità”, infatti da lunedì, lo stato vedrà la ripresa dei voli diretti per Nuova Zelanda, i primi voli internazionali su Melbourne dal 30 giugno.
Secondo i media locali, la seconda ondata epidemica di COVID-19 in Australia è iniziata dopo che le persone di ritorno dall’estero nello stato del Victoria hanno diffuso il virus al personale alberghiero degli hotel durante la loro quarantena obbligatoria di 14 giorni, che a loro volta hanno trasmesso il virus nella comunità.
Dopo che i casi quotidiani nello Stato hanno raggiunto il picco di oltre 700 infezioni, lo Stato del Victoria ha imposto un rigoroso blocco a quasi 5 milioni di persone intorno a Melbourne per più di 100 giorni. Quest’ultima ondata ha provocato più di 18.000 infezioni e 800 morti e le misure applicate hanno rallentato la diffusione del virus in modo esponenziale, da ciò il traguardo odierno dello Stato del Victoria.
Un rapporto governativo pubblicato ieri ha suggerito, tra le sue 69 raccomandazioni, che i viaggiatori che tornino nel Victoria dovranno essere in grado di auto isolarsi nelle proprie abitazioni, potenzialmente con un braccialetto elettronico alla caviglia o al polso, riporta l’Associated Press, per monitorare i movimenti e far rispettare la conformità.
Altri tre stati australiani, ovvero l’Australia occidentale, il Nuovo Galles del Sud e l’Australia meridionale, hanno segnalato un totale di 12 casi nelle ultime 24 ore. Per un totale di poco più di 27.600 nuove infezioni da coronavirus e 907 decessi, molto meno di molti altri paesi sviluppati.
Negli altri Stati asiatici continua l’emergenza: le autorità sanitarie thailandesi hanno confermato oggi un nuovo caso di coronavirus, uno dei pochi scoperti negli ultimi mesi, per un totale di 3.830 casi di coronavirus, di cui 60 decessi dall’inizio della pandemia globale.
L’India ha segnalato 50.356 nuove infezioni da coronavirus nelle ultime 24 ore, un settimo dei quali nella capitale del paese, che sta lottando con un’impennata record. I casi confermati dell’India, attualmente il secondo Paese più colpito al mondo dopo gli Stati Uniti, hanno superato gli 8,4 milioni, il ministero della Salute oggi ha anche segnalato 577 morti, portando il totale delle vittime a 125.562.
Infine la Cina oggi ha segnalato 33 nuovi casi, che la Commissione sanitaria nazionale ha dichiarato essere stati contratti all’estero.